Nessun declassamento dell’aeroporto di Genova, ma anzi spingere per mettere a bando le quote e rilanciare lo scalo per arrivare a triplicare i passeggeri. A dirlo, a margine dell’assemblea pubblica di Spediporto in corso questa mattina al Palazzo della Borsa di Genova, è il viceministro al Mit Edoardo Rixi.
«L’abbiamo già detto, non c’è nessun declassamento – ribadisce Rixi –, continua con il piano nazionale aeroporti a essere esattamente dove era prima, il problema è stato solo che è stata rivista la pianta organica da parte del ministero degli Interni con meno pompieri su Genova, si ottiene lo stesso risultato con gli stessi ruoli. Quindi il problema, se mai, è di ricollocare le squadre e di utilizzo anche per la città, visto che Genova è un’area dove c’è una carenza cronica da parte di Vigili del fuoco, però non è un tema che riguarda il ministero».
«Noi quello che abbiamo chiesto ai soci, Camera di Commercio e Autorità Portuale – aggiunge – è di spingere immediatamente a mettere a bando le quote in modo da rilanciare l’aeroporto con una compagine che possa consentire a fare un piano industriale perché credo che l’aeroporto di Genova, che fa 1.300.000 passeggeri, possa tranquillamente arrivare quasi a 4 milioni. Per farlo però ci vogliono investimenti anche sui collegamenti aerei e ovviamente una sinergia, come prevista, nel piano nazionale aeroporti con il settore delle crociere. Quindi credo che nei prossimi mesi ripartirà febbrilmente, dopo l’inaugurazione della nuova ala, anche il tentativo di ricreare una compagine che abbia un socio industriale in grado di portare ulteriore traffico».