Oggi i lavoratori dei cantieri dell’Aurelia bis di ponente (Savona) e di levante (La Spezia) sono scesi in sciopero per protestare “contro i reiterati ritardi negli stipendi e negli accantonamenti alla Cassa Edile”, lo scrive in una nota Fillea Cgil.
«La Fillea Cgil lancia un appello alla società appaltante Anas la quale deve farsi carico del pagamento delle spettanze e alla Giunta regionale affinché appronti celermente una cabina di regia per risolvere i problemi», dice Federico Pezzoli, segretario generale Fillea Cgil Genova e Liguria.
«È giunto il momento di dimostrare con i fatti quello che si è sostenuto per mesi a parole: al presidente del fare, anche per questa opera, chiediamo non solo di agire, ma di agire bene. Cantieri così importanti non possono non tutelare le maestranze e soprattutto devono essere prioritari nell’azione delle istituzioni vista la loro strategicità per la viabilità e l’economia ligure».
Una situazione definita “complicatissima” anche dal segretario generale degli edili della Cisl Liguria Andrea Tafaria “per la situazione economica dell’Italiana Costruzioni Infrastrutture spa, capogruppo dell’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l’appalto Anas per entrambe le opere”. I lavoratori non ricevono lo stipendio da settembre. “L’azienda aveva promesso il pagamento degli arretrati la scorsa settimana, ma poi la promessa non è stata mantenuta, da qui la decisione di fermarsi ad oltranza fino a quando non ci saranno risposte concrete”.
«Siamo all’assurdo, devono intervenire il Prefetto, il Commissario Straordinario e l’Anas. E appena si insedierà chiederemo immediatamente l’incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture: è necessario che l’azienda faccia chiarezza o diversamente si deve trovare una soluzione alternativa per continuare i lavori. Siamo davanti a due infrastrutture che sono fondamentali per tutta la Liguria”, spiega Tafaria.