Il Centro Ictus del San Martino ha compiuto 30 anni. L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola dichiara: «Un centro Ictus che ha maturato competenze avanzate tali da poter fornire una serie di elementi importanti sulla gestione e la cura di una malattia tempo-dipendente come questa».
Ogni anno in Liguria si registrano circa 4 mila ictus e nel 2022 presso il Centro Ictus del San Martino sono stati ricoverati più di 700 pazienti.
«In Liguria la gestione delle prestazioni legate a questa patologia − sottolinea Gratarola − è arrivata ad un buon livello grazie alla rete metropolitana e territoriale. Nel capoluogo ligure è presente un sistema che intercetta il paziente con sospetto ictus cerebrale già nella prima fase di soccorso e in una stragrande maggioranza di casi viene centralizzato presso l’hub regionale del San Martino. Il buon funzionamento del sistema della gestione dell’ictus necessita non solo del trattamento in acuto e del ricovero nel centro, ma anche di una importantissima componente riabilitativa intensiva in ospedale a cui fa seguito un’ulteriore riabilitazione estensiva territoriale. Accanto al mantenimento e al potenziamento degli attuali otto centri Ictus, Regione Liguria lavora anche a ottimizzare la componente riabilitativa sul territorio. Nei primi mesi del 2024, l’applicazione della legge 118 del 2022 che fissa nuove regole per i rapporti tra il privato e il Servizio sanitario nazionale in particolare in tema di concorrenza e trasparenza, darà luogo, a seguito della valutazione del fabbisogno, ad un’ottimizzazione delle necessità delle terapie riabilitative territoriali anello di congiunzione con la terapia ospedaliera».
Per Gratarola la cura di questa patologia è nelle mani della tecnologia, dell’innovazione, dell’intelligenza artificiale soprattutto da un punto di vista ospedaliero. «Compariranno certamente nuovi farmaci − aggiunge − ma sarà ancora una volta strategico agire sulla prevenzione, promuovendo stili di vita che permettano di prevenire l’ictus infondendo alla popolazione la stessa consapevolezza che si ha per le malattie cardiovascolari quali per esempio l’infarto miocardico».