Si insedierà presto a Genova la prima microfactory per auto fuoriserie elettriche. Un progetto di Motors Grouping, startup dell’automotive che, con un investimento di 6 milioni e la prospettiva di assumere una ventina di persone, ha scelto la val Polcevera (la sede è ancora in trattativa riservata con il Comune) per il suo progetto.
La presentazione al Talent Garden dei Giardini Baltimora alla presenza dell’assessore comunale allo Sviluppo Economico Mario Mascia.
L’idea alla base è rivoluzionaria del modo di lavorare nell’automotive, come spiega Jonny Lo Piscopo, ceo e founder: «Si tratta della prima iniziativa industriale della nostra startup. Siamo davanti a una sfida epocale e il mondo dell’auto sta cambiando. Ci sono previsioni che più di 500 mila posti di lavoro possano andare persi per il cambiamento tecnologico. Il motore endotermico ha circa 12 mila pezzi, di cui ognuno è una filiera industriale. Il cambio a motore elettrico obbliga a un ripensamento. Molti osservatori dicono che stiamo consegnando alla Cina questa industria. Noi accogliamo l’opportunità perché questa tecnologia può essere molto più coerente per un Paese a forte tradizione industriale come l’Italia: motore elettrico, batterie, inverter, sono componenti ad altissimo contenuto tecnologico». A cambiare sarà proprio anche il modello produttivo, nell’ottica di Motors Grouping: «Ci basiamo su fabbriche piccole, non su catene di montaggio, ma celle produttive flessibili che consentono la massima personalizzazione. Un modello scalabile per le fabbriche in giro per il mondo».
Motors Grouping è una start-up automotive specializzata nello sviluppo di un nuovo paradigma produttivo basato sulla “mass costumization”, sulla valorizzazione della filiera automotive italiana e sull’innovazione attraverso nuovi concetti nel car design, nel manufacturing e nei servizi automobilistici.
La microfactory targata Motors Grouping è declinata su tre anime principali:
Un impianto di produzione flessibile in cui le maestranze artigiane incontrano le ultime tecnologie in fatto di robotica, intelligenza artificiale e stampa 3D. L’obiettivo è la realizzazione di retrofit elettrici di autoveicoli classici da collezione con il marchio Scossa. La prima autovettura sarà la Alfa Romeo 155eDtm Evoluzione, primo progetto realizzato nel 2022 da Motors Grouping, con il coinvolgimento, tramite un concorso internazionale, di oltre 80 team di car designer provenienti da dieci nazionalità diverse. «Questo primo progetto è un retrofit − specifica Lo Piscopo − smontiamo il motore endotermico e lo sostituiamo con quello elettrico. Abbiamo terminato la prima fase del concorso di idee e ora entriamo nella fase “campus”. Successivamente ci sarà quella workshop che è l’industrializzazione.
Un centro di car design e di ingegneria dell’autoveicolo specializzato in auto fuoriserie e racing nel quale sarà sviluppata la fase finale di un primo progetto tecnologico denominato Forma Sport, una piattaforma modulare full electric utilizzabile per auto da corsa destinate sia alla pista che al fuoristrada. Avviato alla fine del 2022, questo progetto nasce da un secondo concorso internazionale che ha visto la partecipazione di 37 team, tra ingegneri e car designer, di sette nazionalità.
Un’area polivalente dotata di un centro di educazione al veicolo elettrico e di servizi di mobilità, un’area di co-working e biblioteca in tema auto, uno spazio dedicato al food e all’abbigliamento e una zona pensata per lo storage e l’assistenza di auto a interesse collezionistico, con un’officina specializzata nell’allestimento di auto da corsa. Un vero e proprio campus concepito per attrarre gli appassionati dei motori che offrirà la possibilità ai club di motociclisti e di automobili di organizzare raduni ed eventi durante i weekend.
«Questa prima microfactory viene lanciata per rispondere alla grande sfida europea della transizione energetica, che porta con sé delle grosse problematiche ma anche una serie di nuove opportunità» spiega Lo Piscopo. «Molti osservatori vedono in questa fase un rischio concreto di deindustrializzazione a livello europeo. La nostra risposta è quella di ripensare alla radice il modo in cui si fabbricano oggi le automobili, spostando sempre di più la produttività dal gigantismo delle grandi fabbriche tradizionali alle microfactory basate su nuove tecnologie e a forte carica innovativa, soprattutto sull’elettrico, la cui complessità ben si sposa con le caratteristiche manifatturiere di un Paese come l’Italia e, in particolare, di una città come Genova».
«Genova − aggiunge Mario Mascia − sta diventando sempre più un punto di riferimento nazionale e non solo, per quanto riguarda le start-up che traguardano il futuro con innovazioni sostenibili e con ricadute concrete e fruibili da parte di tutta la comunità territoriale. La microfactory per auto fuoriserie elettriche di Motors Grouping è un progetto ambizioso che potrà produrre frutti importanti dal punto di vista sia tecnologico che occupazionale sul nostro territorio, in particolare in una zona come la val Polcevera che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Bucci considera perno di sviluppo economico e sociale».
La startup è ufficialmente nata da un anno e mezzo e per ora racchiude un team di sette persone full time e di una decina di consulenti, spiega Lo Piscopo. «L’Italia è il miglior paese al mondo per fare prototipi di auto, abbiamo altissime competenze. Negli hub internazionali, che sono 5, manca un polo in Italia per le elettriche. Siccome la filiera dell’auto è quella che impatta più di tutti sul pil, dobbiamo indirizzare l’innovazione, non subirla».