Carovana Pedagogica arriva a Genova, dal 13 al 18 febbraio, dopo aver viaggiato per tutta Italia in lungo e in largo.
Quella genovese è l’ultima tappa di un progetto che si chiude dopo 5.000 km: il tour ha toccato 10 città italiane da Nord a Sud, da Bolzano a Mussomeli, ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti tra bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, consegnando 1.500 libri per la costruzione e il rinforzo di oltre 150 biblioteche in tutto il paese.
La Carovana Pedagogica è un progetto di Rete Ceet, capofila Arci nazionale, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
La tappa genovese, che coinvolgerà con diverse attività oltre 600 giovani, rappresenterà per il progetto un gradito ritorno a casa. È stato infatti un team quasi totalmente genovese (composto da una pedagogista, un’arteterapeuta, una psicoterapeuta infantile, un educatore, un esperto di divulgazione scientifica e un’educatrice) a riprogettarlo in presenza, dopo che nel 2020, a causa della pandemia, le attività erano iniziate online fornendo a bambini e ragazzi proposte di teatro, cinema, musica, ascolto e incontri con autori in modalità digitale.
«Quando abbiamo capito che la situazione sanitaria ci avrebbe permesso di partire con la carovana in presenza, abbiamo pensato che doveva essere l’occasione per ridare la parola ai bambini, alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, che nei precedenti due anni avevano visto stravolgersi il proprio mondo e la loro relazione con i coetanei, con la scuola, con gli adulti, con i genitori − spiega Vanessa Niri, coordinatrice del progetto e del comitato scientifico Carovana Pedagogica Arci, chiarendo che quello di “ridare la parola” non doveva essere un concetto vuoto − Abbiamo quindi, da una parte, immaginato la carovana come portatrice di occasioni di incontro e di rigenerazione di spazi. Oltre a questo abbiamo costruito un itinerario esperienziale itinerante che potesse lavorare, con un misto di leggerezza e profondità, sul tema degli stereotipi. Ci interessava in particolare chiedere ai ragazzi: voi vi sentite vittime di stereotipo, da parte degli adulti? Ritenete di essere visti per come siete davvero, dagli adulti? La risposta dei bambini e dei ragazzi è stata categorica: gli adulti non ci sanno ascoltare, e non ci vedono più».
«Il viaggio della Carovana Pedagogica dell’Arci è stato ricco di incontri ed esperienze, non solo per i numeri. Una Carovana che sono felice arrivi anche nella mia città, Genova, dopo aver attraversato tutta Italia coinvolgendo oltre 6000 persone − aggiunge Walter Massa, neo presidente nazionale di Arci − Un’esperienza unica, anche per la nostra associazione, nella quale, oltre a misurarci con i bisogni delle periferie, da Nord a Sud, rispetto all’offerta culturale ed educativa, abbiamo provato a ridare voce ai bambini e ai ragazzi, ai loro pensieri e alle loro riflessioni. A ribaltare una realtà dove essere bambini e ragazzi significa anche essere una minoranza, non ascoltata e compresa, dove le politiche non si occupano di loro e dove le loro posizioni vengono spesso svalutate dagli adulti».
E saranno soprattutto le periferie ad accogliere la Carovana Pedagogica nel suo ritorno a casa. Le classi dell’Istituto Comprensivo Bolzaneto, realtà che dal 2021 è stata luogo di numerose attività portate avanti dal progetto Rete Ceet, parteciperanno infatti all’itinerario esperienziale “Guardateci!” che sarà allestito nella Biblioteca Cervetto dal 13 al 17 febbraio.
Il 14 febbraio alle 16.30 verrà invece inaugurato il nuovo spazio morbido all’interno del centro di educativa territoriale “West”, in via Lugo a San Teodoro. Un ambiente a misura di bambino, con una piccola libreria montessoriana che permetterà ai più piccoli di scegliere i libri in piena autonomia oltre a una fornitura di albi illustrati e letture di narrativa per ragazzi.
Due giorni all’insegna del cinema poi quelli di mercoledì 15 e giovedì 16 febbraio, alla presenza del regista Daniele Gaglianone: il 15 febbraio al circolo Arci Barabini di Trasta, in via Ca’ dei trenta, sarà proiettato “Se fate i bravi”, il docufilm di Stefano Colizzoli dove alcuni testimoni raccontano ciò che non sono mai riusciti a raccontare a più di vent’anni dai fatti del G8. Giovedì 16, alle 9, presso il teatro Govi sarà invece il turno de “La mia classe” dello stesso Daniele Ganaglione,: la storia di un maestro, interpretato da Valerio Mastandrea, in una classe di studenti migranti che vogliono imparare l’italiano per integrarsi e avere il permesso di soggiorno.
A chiudere la Carovana Pedagogica di Genova sarà il seminario “Guardateci! Ricostruire le pratiche dell’ascolto dei bambini e dei ragazzi”, che si terrà sabato 18 febbraio, dalle 9 alle 13.30, presso la Biblioteca universitaria di via Balbi. Nell’occasione verrà “restituito” il percorso intrapreso in questi due anni dal progetto, spiegandone i metodi e riportandone i risultati. Spazio anche a una tavola rotonda incentrata sul tema dell’ascolto dei bambini e dei ragazzi, alla presenza di Bruno Tognolini (poeta e autore di fortunate trasmissioni Rai rivolte all’infanzia, come “La Melevisione” e “L’albero azzurro”), Stefano Laffi (ricercatore sociale dell’agenzia Codici e collaboratore di Rai e Radio Popolare) e Andrea Traverso (docente di Pedagogia sperimentale presso l’Università di Genova).
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione con il Sud.