Chiudono la settimana positive le Borse europee, dopo l’incontro tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker sul tema dei dazi. L’ottimismo sulle relazioni commerciali è contrastato dalla parziale delusione per il dato preliminare sul pil Usa del secondo trimestre che ha evidenziato una crescita annualizzata del 4,1%, forte ma inferiore al 4,2% atteso.
Il Dax di Francoforte segna +0,4%, il Ftse 100 di Londra +0,5), il Cac 40 di Parigi +0,6%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 24.212,19 punti (+0,44%) e Ftse Mib a 21.955,08 punti (+0,42%).
A Piazza Affari brilla Telecom (+4,55%%), in scia ai conti pubblicati in settimana e alle indicazioni del ceo Amos Genish.
Per quanto riguarda l’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale risale al 2,74% e lo spread dal Bund si amplia a 233 punti base.
Sul fronte dei cambi, l’euro rimane sotto la soglia di 1,17 sul bigliettodollaro: la divisaeuropea e’ scambiata a 1,1649 dollari (da 1,166 dollari ieri in chiusura) e 129,33 yen (da 129,51 yen), mentre il dollaro/yen è a 111,01 (da 111,07).
Tra le materie prime debole il petrolio: il wti, contratto con consegna a settembre, si attesta a 69,32 dollari al barile, in calo dello 0,4%. L’oro recupera parzialmente a 1.225 dollari l’oncia.