Milano chiude in leggero calo nella giornata della Bce, che ha però lasciato invariato il costo del denaro nel range 0-0,25%: rinviata dunque a ottobre ogni decisione sul previsto rallentamento nel ritmo degli acquisti di bond. Secondo Mario Draghi, un accomodamento monetario è comunque necessario.
Riviste al rialzo, da parte della Banca Centrale Europea, le stime di crescita per l’anno in corso nella zona euro, confermate quelle per 2018 e 2019.
A Piazza Affari Ftse Mib -0,42% a 21.722,51 punti, All Share -0,35% a 23.982,31 punti. Contrastate anche le borse europee, Francoforte è la migliore con il Dax che chiude a +0,67%. Parigi guadagna lo 0,26%.
A pesare sui listini è l’andamento Ferrari, che perde il 6,9% dopo che Morgan Stanley raccomanda prudenza per i titoli del Cavallino. Male anche Fca (-1,1%). Le banche: Ubi perde il 2,5%, Banco Bpm il 2,6%. Anche il titolo Carige chiude in negativo di 2 punti percentuali.
I cambi: l’euro riconquista quota 1,20 sul dollaro, mentre vale 130,19 yen.
Debole il petrolio: il wti cede lo 0,33% e si attesta a 49 dollari.

























