Le Borse europee chiudono in calo, dopo una seduta nervosa influenzata dall’altalena dei sondaggi sulle elezioni Usa e, a pochi minuti dalla chiusura dei listini, dal calo del greggio che a New York cede lo 0,9% sotto i 45 dollari al barile.
Londra perde lo 0,8%, Parigi lo 0,07%, Francoforte lo 0,43%. Milano termina con Ftse Mib a 16.419,90 (-0,33%) e Ftse Italia All-Share a 18.056,18 (-0,30%)
A Piazza Affari contrastati i titoli del comparto finanziario con Intesa Sanpaolo a +1,19%, Generali -0,44%, Mediobanca +0,16%, Unicredit -0,09%, Mps -0,94%, Carige -2,99%.
Poste +1,01%. Negativi energetici (Eni -2,70%, Enel -0,78%) e industriali (Fiat Chrysler -0,81%), Leonardo-Finmeccanica -0,92%).
Nel lusso bene Luxottica (+ 2,96%).
Telecom Italia in lieve calo (-0,32%) a alla vigilia del cda chiamato ad approvare i conti
relativi ai primi nove mesi del 2016.
Sul resto del listino si segnala il titolo Juventus Fc che ha perso l’1,44% all’indomani del pareggio in Champions League con il Lione.
Sul mercato valutario l’euro è tornato sotto quota 1,11 sul dollaro a 1,109(da 1,1121) e vale 114,3 yen (da 114,7 yen). Il rapporto dollaro/yen si attesta a 103,03 (da 103,21).


























