Raccolta diretta da clientela 2.178 milioni euro (+7,5% nel 2014), impieghi 1.506 milioni (+3,4%), depositi titoli 4.392 milioni (+7,2%), utile netto 14,6 milioni (-4,8%). Sono i dati salienti del bilancio dell’esercizio 2015 della Banca Passadore, approvato oggi dall’assemblea dei soci.
L’utile netto “gestionale”, al lordo della contribuzione straordinaria per il risanamento delle quattro banche in default, ammonta a 15,6 milioni di euro, in ulteriore crescita (+2,4%) rispetto all’esercizio precedente, e si configura, per il quarto anno consecutivo, come il miglior risultato mai conseguito.
L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,12 euro, invariato rispetto al precedente esercizio.
A fine 2015 il “Cet 1 ratio”, indicatore che misura la solidità e la stabilità patrimoniale della Banca si attesta al 13,35%. Il rapporto sofferenze/impieghi è pari allo 0,68%, con un indice di copertura delle sofferenze del 64%. L’indice “Texas Ratio” è pari a 29, notevolmente inferiore alla soglia considerata “critica” di 100.
Nel primo trimestre del 2016 la banca registra, rispetto all’analogo trimestre dell’esercizio precedente, una ulteriore crescita del 7,3% nella raccolta diretta e dell’1,8% nei finanziamenti concessi alla clientela.
L’utile netto trimestrale ammonta a 5 milioni e 136 mila euro e consente di prevedere per l’anno in corso un risultato economico non significativamente discosto da quello, particolarmente brillante, ottenuto nell’esercizio precedente.
Prosegue il piano di espansione territoriale, che vede a oggi la Banca Passadore presente con 22 punti operativi in 7 Regioni e 15 città; in particolare, la nuova filiale di Roma ha raggiunto nell’esercizio il break-even in meno di due anni di attività e alla fine del 2015 è stato aperto un nuovo ufficio di rappresentanza ad Alba (Cuneo).



























