«Una vittoria di Pirro che allunga solo l’agonia dei lavoratori Ilva e conferma anzi, se mai ce ne fosse bisogno, la volontà di vendere lo stabilimento al miglior offerente». Commenta così Alice Salvatore, portavoce del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale della Liguria, l’emendamento Basso approvato ieri alla Camera.
«Invece dei previsti 10 milioni di euro per due anni, si parla di 1,7 milioni fino a settembre − afferma Salvatore − Dopodiché, in mancanza di ulteriori fondi, la solidarietà scenderà comunque al 50%. Non vorremmo, piuttosto, trovarci di fronte al solito gioco delle tre carte con cui il governo, determinato a vendere Ilva, sta cercando di ridurre i costi per renderla più appetibile a eventuali compratori. Non solo. Nel bando di vendita di Ilva si fa riferimento genericamente ad “adeguati livelli occupazionali” senza sbilanciarsi in numeri e dati concreti e, soprattutto, senza garantire la totalità degli occupati, ma solo quelli necessari all’esigenze dell’azienda. In questo modo si dà semplicemente un contentino ai lavoratori esasperati, eludendo per l’ennesima volta l’accordo di programma, come avviene ormai da più di un decennio».