Anche sul numero dei libretti per la chiesa (per chi sceglie il matrimonio religioso), e soprattutto sulla qualità della carta scelta, gli sposi degli ultimi anni hanno compiuto scelte al risparmio: alcuni addirittura stampandoli e pinzandoli a casa propria, pur di risparmiare 1 o 2 euro a libretto.
Dalla marcia nuziale, alla musica per il ricevimento, ogni momento del matrimonio deve essere accompagnato dalle sue note e così ecco che agli sposi tocca rimetter mano al portafoglio:
a esclusione della tassa per la Siae, obbligatoria e tarata a seconda del numero di invitati, le soluzioni per l’animazione musicale delle nozze sono davvero varie e, alcune, alla portata di tutti. «In Liguria – racconta
Matteo Guerrieri, direttore del coro
Jingle Jam Singers – esistono molti cori che vengono chiamati per cantare durante la cerimonia, magari accompagnati anche da un organista, anche se normalmente gli sposi si rivolgono agli amici, o ai cori parrocchiali». Le tariffe variano fra 300 e 600 euro per un buon coro, ma possono anche sfiorare i mille euro per i cori di professionisti. Discorso simile per gli organisti che, se non per servizio gratuito alla parrocchia, chiedono fra i 150 e i 300 euro.
Al ricevimento, invece, è passata la moda della musica dal vivo e ha preso piede la tendenza del dj, sia per l’aperitivo e la cena, sia per il ballo serale. «Anche se i matrimoni sono in calo – spiega
Dario Panzani, dj per matrimoni – il mio lavoro è aumentato moltissimo negli ultimi anni, anche perché in Liguria i dj affermati sono 7 o 8. Le tariffe a chiamata si aggirano intorno a 500-800 euro e il lavoro che si fa con gli sposi prevede due o tre incontri per conoscere i loro gusti musicali e capire come vogliono impostare la serata».
Per chi, invece, si accontenta di un dj non professionista, ma comunque in grado di lavorare in autonomia, procurandosi l’attrezzatura audio, i prezzi partono da circa 150 euro.
Fiori, estetista e acconciature
Bouquet, composizioni per la chiesa, abbellimento della macchina, centritavola… ma quanto costano i fiori d’arancio agli sposi, o alle loro famiglie? C’è chi arriva a spendere un migliaio di euro, e chi, invece, approfitta delle formule che, per esempio in occasione della fiera Oggi Sposi a Genova, offrono fioristi come
Silvia Fiori: «Noi proponiamo da anni lo stesso pacchetto a 450 euro per bouquet, 7 composizioni, panche e macchina. Per la stessa quantità di fiori, altri operatori chiedono anche il doppio. L’offerta continua a reggere, anche su un mercato che negli ultimi anni a risentito molto della crisi».
Se sui fiori si taglia e si cerca di ridurre al minimo, approfittando magari di fornitori che già collaborano con le parrocchie, non si riesce ancora a trovare la soluzione “fai da te” per l’acconciatura della sposa.
Lo sposo preferisce sbrigarsela con il proprio barbiere di fiducia, ma per quanto riguarda la futura signora, la tendenza conferma l’affidamento a mani esperte, anche se costose.
Per un servizio piega e acconciatura, anche con la prova inclusa, è difficile scendere sotto i 200 euro, più facilmente ne vengono chiesti 300 e, in saloni di bellezza affermati si arriva a cifre che superano i 500 euro.
Poi al “parrucco”, va aggiunto anche il trucco che, laddove non ci si organizzi con un’amica o una cugina che ha seguito qualche tutorial su Youtube, si aggira intorno a 80-100 euro, prova compresa.
Macchina d’epoca
Il settore commerciale legato al matrimonio che ha sofferto maggiormente l’arrivo della crisi sembra essere quello delle automobili d’epoca, sostituite da macchine di amici o parenti agghindate “ad hoc” con addobbi floreali. Della riduzione dei prezzi lamenta molto la
Noleggio Jolly, azienda del cuneese, con sedi anche a Imperia, Savona e Genova: «Negli ultimi anni abbiamo lavorato il doppio, per fatturare meno della metà perché siamo stati costretti a ridurre sensibilmente i prezzi.
Se prima una macchina potevamo affittarla per 600 euro, adesso dobbiamo scendere a 300, così come le auto che prima valevano 300 euro, adesso ne valgono 150. Certo, poi c’è sempre lo sposo ricco che spende un migliaio d’euro per guidare una Ferrari, ma in generale la spesa per la macchina d’epoca è scesa moltissimo».
Fotografo e video
Anche per avere un ricordo delle nozze le somme da tirare fuori sono piuttosto consistenti: solo il servizio fotografico, dalla preparazione della sposa, alla cerimonia, fino al termine del ricevimento, costa in media attorno a mille euro. Raramente si riesce a scendere a 600 euro, mentre molto più facilmente si sale a 3.500, fotolibro compreso. Sempre sullo stesso ordine di spesa per quanto riguarda il filmino che, se non compreso nel pacchetto del servizio fotografico, può costare sui 600-800 euro.Per risparmiare qualche soldino, si può sempre chiedere l’invio delle foto digitali e poi provvedere da soli a comporre il fotolibro con uno dei moltissimi programmi disponibili sul web. In questo caso, oltre al vantaggio di poter scegliere le foto, si può spendere una cifra inferiore a 200 euro.
Viaggio
Da quando il momento del matrimonio non coincide più con quello dell’uscita dalla casa dei genitori, la lista nozze si è trasformata dal classico “servizio in porcellana per 12 persone”, al più romantico viaggio di nozze, anche se spesso e volentieri gli invitati non amano regalare le “quote” del viaggio, ma preferirebbero un oggetto utile per la casa.
Per ovviare a questo problema c’è chi si è inventato un’idea originale: l’
agenzia di viaggi Sastesitour di Genova confeziona cofanetti personalizzati per gli sposi che custodiscono all’interno cartoline in cartoncino pregiato per ogni tappa del viaggio o con frasi e aforismi sul matrimonio: «Chi desidera fare un regalo alla coppia, può scrivere una dedica sul cartoncino e regalare una singola tappa del viaggio e questo meccanismo funziona anche con la lista on-line, perché noi riportiamo a mano le dediche inviate via mail». In questo modo agli sposi rimarrà anche in ricordo, oltre alle dediche, anche un cofanetto che racchiude le tappe della loro luna di miele.
Per quanto riguarda il viaggio, in media gli sposi spendono attorno ai 6-9 mila euro per un viaggio di tre settimane; le coppie che devono mettere su casa, invece, si limitano nel budget e nel tempo: «Con una quota di 2 mila euro – racconta l’operatrice di Sastesitour – si riesce a organizzare una vacanza di una settimana a Capo Verde, che non è dall’altra parte del mondo, ma è comunque una meta esotica».
Opzioni e obblighi
Alla lista della spesa non manca quasi nulla, se non un eventuale esborso per pagare un wedding planner che prenda tutte queste scelte al posto dei futuri sposi, e un gioiello che renda il matrimonio “ufficiale” anche agli occhi della società. Qui le cifre dipendono dal prezzo dell’oro (attualmente 31 euro al grammo) e dai prezzi del gioielliere. Indicativamente una vera classica non costa meno di 400 euro, se poi si aggiungono lavorazioni particolari, o brillanti, allora libero sfogo ai portafogli di future mogli e mariti.