Parte a Genova il master per esperti in Bim (Building information modeling) di Ance Genova, promosso dal Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova, sulla base di un’associazione temporanea di scopo con Ance Genova Assedil, Icmq, Team System, Esseg- Ente scuola e sicurezza in edilizia della Città metropolitana di Genova, e interamente finanziato da Regione Liguria con fondi comunitari.
L’ammissione al master, rivolto a giovani e adulti in cerca di occupazione e occupati, laureati magistrali in Architettura, Ingegneria Edile-Architettura, Ingegneria Civile, Civile e Ambientale o con titoli equipollenti, è gratuita e avviene previo superamento di una prova scritta e di un colloquio di ammissione. La domanda di ammissione deve essere presentata entro le ore 12 di lunedì 23 aprile 2018. I posti a disposizione sono 20, più di 90 domande le domande già arrivate. Il corso durerà un anno, da maggio 2018 a maggio 2019. Al termine della fase didattica è previsto un periodo di stage in aziende del settore.
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La tecnologia Bim può essere definita come un processo integrato che si basa su dati e informazioni condivise e coordinate, dalla progettazione dell’edificio alla sua realizzazione, fino alla sua ristrutturazione, manutenzione e gestione. E alla demolizione. Bim permette un realizzazione integrata della commessa prima impossibile. Richiede un certo lavoro preliminare ma poi consente di comunicare tra colleghi e partner, messi in grado di produrre e utilizzare dati interoperabili. Già dalle prime fasi, per gli oggetti progettati, come muri, porte, finestre, sono presenti tutte quelle informazioni che serviranno anche in seguito per gestire il progetto. Il Bim in Italia sarà obbligatorio secondo una tempistica che va dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo da 100 milioni di euro, poi, via via per importi minori a decorrere dagli anni successivi al 2019 fino alle opere di importo inferiore a un milione di euro per le quali il termine decorre dal 1° gennaio 2025.
Il nostro approfondimento sulla metodologia Bim
«Pianificare in maniera ottimizzata i processi, così come predisporre un loro coordinamento smart e continuativo – precisa Filippo Delle Piane, presidente di Assedil – significa garantire efficienza, economicità e trasparenza al processo costruttivo a favore di superiori certezze nei tempi di esecuzione di un’opera, sia pubblica sia privata»
«Una costruzione – spiega Enrico Dessori, professore ordinario di Architettura Tecnica e direttore del Dipartimento di Architettura e Design della Scuola Politecnica di Genova – rappresenta oggi un ciclo di vita articolato che è oggetto di attività, conflitti e risoluzioni. È evidente che la gestione di questi progetti non può essere lasciata al caso, a meno di non incorrere in terribili diseconomie».
«Il percorso con Ance e Scuola edile – ricorda Ilaria Cavo, assessore regionale alla Formazione – era iniziato un paio di anni fa quando mi era stato proposto di sostenere alcuni seminari per l’uso del Bim. Io avevo trovato il modo di sostenere questi seminari, si è partiti così, con alcune risorse per la formazine che avevo su alcuni capitoli regionali. Da questa esperienza di seminari, incontri generici, aperti agli associati di Ance, ai ragazzi universitari ma senza un target preciso si è passati a un’idea molto più forte, che è qualcosa di diverso, di molto più strutturato che è alta formazione».
«Ance e gli altri soggetti promotori del corso – prosegue Cavo – sono riusciti ad attingere con un progetto forte le risorse che la Regione aveva messo a disposizione per i master universitari. Per cui parte questo corso di alta formazione per l’uso del Bim che è qualcosa di innovativo a livello nazionale e metterà in grado i futuri progettisti di partecipare a bandi europei, che ora prevedono la conoscenza della tecnica Bim. Io credo che questa iniziativa sia qualcosa di molto importante, frutto di un bel gioco di squadra e che porterà occupazione. Parallelamente questi soggetti sono riusciti ad attingere le risorse della formazione a sportello, formazione che abbiamo attivato sia per nuovi occupati sia per occupati delle aziende. L’edilizia è un settore che ha bisogno di formare anche chi già lavora. Abbiamo di fatto attivato come Regione Liguria due binari formativi a sostegno dell’edilizia che sono fondamentali».
E in futuro? Si avranno altri master per il Bim? «Vedremo gli esiti, tutto dipenderà dagli esiti e dalla capacità propositiva, tutto va di conseguenza, i soggetti che hanno proposto il master se il master funzionerà lo richiederanno e lo riproporranno, Regione Liguria destinerà risorse per i master in modo da venire incontro alle esigenze della formazione e del mercato. L’edilizia è un settore su cui vogliamo investire e per cui abbiamo ancora risorse, quelle dell’alta formazione, e abbiamo risorse anche per la formazione continua degli occupati».
«L’edilizia – ricorda Marco Scajola assessore regionale a Urbanistica ed Edilizia – richiede professionalità, bene fa Ance a organizzare master di questo genere, perché nel settore edile la professionalità serve per fare interventi importanti, serve per preparare giovani ad affrontare un mercato sempre più competitivo, serve per la qualità, la sicurezza. Come assessorato all’Urbanistica e all’Edilizia stiamo facendo un grande lavoro per facilitare da un punto di vista giuridico gli interventi di riqualificazione e anche per dare input a nuove progettazioni. La Liguria è stupenda, ha tanti manufatti che devono essere riqualificati, noi stiamo lavorando a una nuova legge per fare in modo che i Comuni abbiano a disposizione strumenti maggiori per invogliare il privato a fare cose belle e utili».