«Temo che chiunque vada al governo avrà seri problemi a trovare uno spazio politico per prendere decisioni che riguardano la Liguria e più in generale l’Italia. Ha già faticato il governo precedente a proporre una politica seria delle infrastrutture, visti i continui veti dei Cinque Stelle, e credo che il Partito democratico non avrà miglior fortuna». Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, a margine di una conferenza stampa oggi a Genova, commenta le indiscrezioni sul nuovo ministro delle Infrastrutture, che potrebbe essere del Pd.
«Il Pd oggi si erge a paladino delle infrastrutture, ma per molti anni questo territorio è stato il principale ostacolo alla loro realizzazione − aggiunge Toti − E purtroppo ora, sommando proprio il vetero ambientalismo del Pd, al novello ambientalismo del M5S, entrambi male interpretati, temo che dovremo faticare ulteriormente, ma questo non significa che rinunceremo a chiedere ciò che ci spetta e che non serve solo alla Liguria ma anche a tutta Italia. La Gronda di Ponente va fatta, chiunque vada a fare il ministro».
«Mi aspetto un peggioramento − afferma, riferendosi ancora al nuovo governo Pd-M5S − Mi chiedo come si possa mettere insieme la politica delle infrastrutture professata dal Pd con quella dei Cinque Stelle, il tema della sanità tra no vax e legge Lorenzin, quello del lavoro con il reddito di cittadinanza, che proprio in queste ore vediamo quanto stia faticando. Da tutto ciò mi aspetto un governo completamente inadeguato alle grandi domande che questo Paese da tempo ha e a cui non trova risposte».