Manca ancora un passaggio con la struttura commissariale alla demolizione e ricostruzione del ponte Morandi, poi, nel giro di un mese, sarà pubblicato il bando su Hennebique, con l’assegnazione prevista entro l’estate, per poi partire con la riqualificazione della struttura da 41 mila metri quadrati, il 10% dei quali destinato a un uso commerciale.
Ne ha parlato oggi Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità portuale del mar Ligure Occidentale (proprietaria dell’edificio), intervenuto in un incontro con la stampa al termine della riunione del Comitato di gestione portuale insieme al segretario generale Marco Sanguineri. «Il bando prevederà direttamente le offerte, non manifestazioni di interesse», ha precisato Signorini.
Hennebique oggi ha un rilievo aggiornatissimo, le destinazioni d’uso sono chiarite, la scheda tecnica è approvata dalla Soprintendenza. L’opera è inserita nel programma straordinario con una riserva di 10 milioni di euro per un eventuale contributo della stessa Port Authority alla riqualificazione del bene.
L’auspicio di Signorini è quello di una «sinergia con Ponte Parodi e l’attuale concessionario Altarea, il cui progetto originario prevede un terminal per crociere». Crociere che, viste le dimensioni della banchina, dovrebbero essere del settore del lusso, quindi con navi più piccole rispetto ai giganti di oggi. Un’idea coerente alla riqualificazione di Hennebique e che ne amplierebbe gli usi, allargandoli anche al comparto dello shipping e alla presenza dei crocieristi in città. Del resto, come ha anche confermato lo stesso Signorini, quello delle crociere di lusso «è un comparto in solida crescita, ne ho avuto conferma da recenti incontri qualificati, dai quali è emerso un forte interesse per il settore».
«Il Puc – aggiunge Sanguineri – definisce le destinazioni d’uso e dà sufficiente flessibilità».