Per ora è ancora molto indietro, ma è comunque il primo tra i “luoghi del cuore” liguri in classifica generale. Villa Grock a Imperia è momentaneamente al 18esimo posto del censimento del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano, sostenuto da Intesa Sanpaolo. Sinora ha ottenuto 1950 voti (qui il link per votarla), ma per raggiungere il primo occorre uno sforzo notevole: il fiume Oreto di Palermo ha 12.555 voti, il terzo classificato, il castello Aragonese di Taranto, ne ha 5.741.
Chiese, castelli, siti archeologici, aree naturalistiche e palazzi storici, ma anche “curiosità”, non c’è limite alle caratteristiche dei beni più votati finora alla nona edizione dei Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi da non dimenticare: siti speciali che versano in stato di degrado o di abbandono e che si vorrebbero salvare e proteggere, agendo concretamente per il loro recupero, la loro tutela e la loro valorizzazione.
L’affetto per un bene bisognoso di cure o l’urgenza di salvaguardare la sua integrità sono le ragioni che principalmente spingono a votare: non solo firme cartacee, ma soprattutto voti online che, in questa prima fase di censimento, hanno superato i 230.000 con un aumento del 75% rispetto ai voti raccolti nello stesso periodo nel 2016. La regione più attiva è al momento la Puglia, in particolare la provincia di Taranto con 2 luoghi nei primi 10 classificati, seguita da Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna.
A fare da traino fondamentale la partecipazione dei gruppi che si mobilitano per raccogliere voti a sostegno delle realtà a loro più care, associazioni nate a favore di singoli luoghi, ma anche Comuni, Parrocchie e Pro Loco che hanno deciso di attivarsi per il censimento, spesso creando reti di partner per sostenere necessità di recupero o valorizzazione di beni del territorio.
L’obiettivo che stimola a partecipare all’iniziativa non è solo la realizzazione di un intervento diretto sulla base di specifici progetti d’azione – previsto per i primi tre classificati a cui verranno destinati rispettivamente 50 mila, 40 mila e 30 mila euro – ma soprattutto la visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi. Inoltre, i luoghi che riceveranno almeno 2.000 voti potranno presentare una richiesta per un intervento da parte di Fai e Intesa Sanpaolo, secondo le linee guida che verranno diffuse nel 2019 dopo l’annuncio dei risultati e sulla base delle quali verranno selezionati i beneficiari di altri contributi economici fino a 30 mila euro.
Villa Grock e il suo parco a Imperia – in origine Villa Bianca, in omaggio alla figlia della moglie del proprietario – prende il nome dal suo committente, il poliedrico clown svizzero Adrien Charles Wettach, in arte Grock (1880 – 1959) considerato il più grande del suo tempo. Innamoratosi di Imperia, Grock vi costruì la casa in cui poi si ritirò a fine carriera, modellandola secondo stilemi eclettici e inserendovi decorazioni che richiamassero il mondo circense. Nel parco è presente anche un laghetto-piscina con un ponticello che conduce a un’isoletta. Dopo la morte di Grock la villa cadde in degrado, finché non venne acquistata dal Comune di Imperia nel 2002 e restaurata. Nel 2010 è stata aperta al pubblico come Museo del Clown. Oggi si rileva la necessità di recuperare alcuni elementi originali della villa, che occupa un posto speciale nel cuore dei cittadini, che ne hanno sin dal 2014 promosso la votazione a “I Luoghi del Cuore”, supportati dall’appassionato comitato “Grock Mon Amour”.
C’è tempo fino al 30 novembre 2018 per votare i propri “luoghi del cuore”: un’occasione unica per esprimere il proprio amore per l’Italia e condividerlo con chi riconosce nelle bellezze del nostro Paese la propria identità.
Le votazioni possono essere fatte anche nelle filiali di Intesa Sanpaolo, che dal 2004 affianca il Fai in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese. Per i luoghi più votati nelle filiali c’è un’ulteriore assegnazione di 5.000 euro. Anche questo ha contribuito alla nomina di Mecenate del XXI secolo nell’ambito dei Corporate Art Awards nel 2017.