«Il bacino del Magra richiede, per la sua specificità, un’unità amministrativa e gestionale tra i territori competenti e non può essere spacchettato abolendo la sede di Sarzana come contenuto nella proposta di delibera della Regione Toscana». Risponde così l’assessore regionale alla Protezione civile della Liguria Raffaella Paita alla lettera inviata da Legambiente Liguria e dal circolo Valdimagra, riguardo alla questione dell’Autoritá di Bacino del Magra e alla ventilata chiusura della sede di Sarzana come ipotizzato dalla Regione Toscana, intenzionata a chiudere la sede di Sarzana. «La Regione Liguria in sede di comitato istituzionale dell’Autorità di bacino che si riunirà il prossimo 5 marzo – spiega Paita – chiederà il ritiro della proposta di delibera della Regione Toscana. Si tratta di un disegno che risale al 2012 verso il quale ho sempre nutrito forte contrarietà». L’assessore condivide le ragioni di Legambiente e sottolinea che «il bacino del Magra, per la ragioni di carattere ambientale che anche Legambiente pone all’attenzione, rappresenta un’unità sotto il profilo geografico e fisico che richiede, anche sotto quello amministrativo, una gestione unitaria. Quindi, no allo spacchettamento e no all’abolizione della sede di Sarzana che rappresenta un presidio fondamentale per il territorio».