«Mi rimetto al volere di voi cittadini». Con queste parole Roberto Levaggi, sindaco di Chiavari, entra ufficialmente nella corsa alla poltrona per il prossimo mandato.
“Sindaco? Presente” è lo slogan della sua campagna elettorale, che si affianca al nuovo sito robertolevaggi.com e agli hasthag #lamiachiavari e #levaggisindaco.
«Dopo un periodo di riflessione ho deciso di ricandidarmi – ha detto il sindaco di centro-destra in un’affollata sala dello storico Caffè Defilla – Lo faccio per senso di responsabilità e per l’immenso amore che ho verso la mia città e i miei concittadini. È un sacrificio, personale e pubblico, ma anche un lavoro che voglio portare avanti con orgoglio, per completare e implementare il mio primo ciclo amministrativo».
Dopo un primo mandato «servito per risolvere i problemi ereditati dell’amministrazione precedente», ora Levaggi vuole portare a termine i progetti impostati e raccoglierne i frutti. Tra questi il piano, che definisce “epocale”, di messa in sicurezza della città dal rischio idrogeologico con interventi al torrente Rupinaro e al fiume Entella.
Affrontate anche questioni di attualità, a partire dalla gestione dei migranti: «Non siamo razzisti – dice – Capiamo bene che milioni di persone scappano dalle guerre e hanno bisogno di aiuto. Ma siamo contro gli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) perché non è giusto che il governo e le prefetture scarichino tutte le responsabilità sui Comuni».
Il primo cittadino è entrato anche nel merito di un’altra questione all’ordine del giorno per il territorio, il depuratore: «Abbiamo ottenuto che venisse cancellato il progetto del maxidepuratore alla Colmata», ricorda, cercando anche di fare luce sul nuovo progetto: «Verrà costruito un impianto più piccolo, di vallata, e la zona in questione è quella del Lido. Sarà a impatto zero, completamente interrato, di nuova generazione. E l’area sovrastante verrà riqualificata: il valore immobiliare della zona non calerà ma, al contrario, godrà di questo nuovo assetto».