In occasione della prima allerta arancione siamo stati al Centro meteo dell’Arpal per saperne di più e per far capire come nasce una previsione e quali sono le insidie per i meteorologi in una regione complicata come la Liguria. In questo caso lasciamo parlare i quattro videoservizi con le spiegazioni degli addetti ai lavori.
Non sono solo le previsioni meteo a provocare l’emanazione di un’allerta, anche gli idrologi hanno i loro modelli per capire gli effetti al suolo delle precipitazioni. L’allerta si dirama proprio con una previsione degli effetti al suolo e a causa dei numerosi ma piccoli bacini della nostra regione, che possono avere una piena nel giro di mezz’ora dall’evento atmosferico intenso, è tutto molto complicato.
Dopo l’ultima alluvione che ha colpito Genova a livello nazionale è cambiato qualcosa nell’avviso per temporali, che si differenzia da quello per piogge diffuse. Una volta l’allerta per i temporali era solo gialla, ora è stata aggiunta anche quella arancione (non esiste l’allerta rossa per temporali). Inoltre è anche possibile un’allerta che integra i due casi: piogge diffuse e temporali.
In situazioni di allerta meteo è fondamentale informarsi sui canali ufficiali, (qui) Arpal, in cui la meteorologia conta meno del 20% sul totale delle attività dell’agenzia, sta anche cercando di essere più casa di vetro nelle relazioni con l’esterno, come spiega il commissario straordinario Carlo Emanuele Pepe.