Nella seduta di oggi i listini europei hanno chiuso contrastati una seduta dominata dall’attesa per la Federal Reserve che domani comunicherà le sue decisioni di politica monetaria. Londra ha registrato + 0,3% finale, Parigi – 0,2% e Francoforte – 0,3% , mentre Piazza Affari può vantare Ftse Mib a 18.670,41 (+1,45) e Ftse Italia All-Share a 20.332,32 (+1,26), grazie alle banche che, dopo i ribassi della vigilia, sono tornate a salire.
A Milano Unicredit ha chiuso con un +4,99%, Ubi +4,33%, Banco Popolare +3,75% e Monte Paschi +5,74%. Bene anche le altre popolari, Intesa, Mediobanca , Carige e i titoli finanziari.
In calo Fca (-2,63%) dopo i conti del primo trimestre chepure hanno mostrato un forte rialzo dell’utile netto a 478 milioni di euro (27 milioni nei primi tre mesi del 2015 e 356 milioni le attese degli analisti). Secondo gli analisti gli operatori sono stati preoccupati soprattutto dal dato dell’indebitamento netto industriale, che a fine marzo è risultato di 6,6 miliardi, anche se la società ha confermato l’obiettivo di farlo scendere sotto i 5 miliardi entro la fine dell’anno.
Positiva Exor, salita dell’1,6% finale.
Nell’energia Enel sale dell’1,29%, Eni +0,43%; bene Saipem, A2A scatta con un +3,82%.
Telecom sale dell’1,23% sulle voci secondo cui Vivendi starebbe valutando la vendita di Tim Brasil.
Sul fronte dei cambi l’euro guadagna quota 1,13 dollari a 1,1311 dollari (ieri a 1,1272 dollari) e 125,81 yen (125,17), mentre il rapporto fra dollaro e yen è pari a 111,23 (111,05). In rialzo anche il petrolio che sale del 2,44% a 43,68 dollari.