I consiglieri di minoranza del Comune di Chiavari hanno formalmente richiesto la convocazione di un nuovo consiglio comunale dopo che, nell’ultima seduta, la maggioranza ha abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale.
Nella nota a firma di Antonio Bertani, Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Silvia Garibaldi, Giovanni Giardini e Nicola Orecchia, si legge: “Un comportamento istituzionalmente grave e democraticamente inaccettabile, perché ha interrotto la discussione proprio sulle pratiche presentate dalla minoranza, aventi ad oggetto temi di stretta attualità e urgenza (vendita azioni Iren Acqua Tigullio spa, riapertura del Tribunale di Chiavari, problematiche dle Porto Turistico, messa in sicurezza del Rupinaro, criticità delle nuove difese a mare, nuova Ztl, varianti al Puc per il depuratore in colmata mare, parcheggi auto e motorini, manutenzione Maxena-Sanguineto-Campodonico, eccetera). Ancora una volta, si è tolta la voce alla minoranza e, soprattutto, si sono negate ai cittadini quelle risposte che attendono da tempo”.
Gli ordini del giorno e le interpellanze, fa notare la minoranza, erano stati presentati da mesi e già in altri consigli non avevano trovato alcuna risposta da parte del sindaco e della giunta.
“Oltre al danno istituzionale e politico − sottolinea la minoranza − vi è anche un evidente spreco economico. Ogni consiglio comunale comporta dei costi, che, peraltro, aumentano quando le sedute vengono convocate, come nell’ultima seduta, alle 21.30, orario che implica il pagamento di straordinari al personale comunale. Tutto ciò mentre sindaco, assessori e presidente del consiglio percepiscono uno stipendio consistente, che si sono aumentati subito a inizio mandato con una delle prime delibere di giunta ad agosto, proprio per svolgere il loro ruolo, ruolo al quale, invece, hanno scelto di sottrarsi, venendo meno ai doveri connessi alla loro funzione. Con questo atteggiamento, la maggioranza non solo ostacola il confronto democratico, ma dimostra anche scarso rispetto per i cittadini e per le risorse pubbliche. Va sottolineato, inoltre, che interrompere un Consiglio Comunale costringe e al tempo stesso rafforza l’unità delle diverse forze politiche di Minoranza: gruppi con sensibilità e orientamenti differenti, che tuttavia si trovano oggi uniti dalla necessità di difendere i principi democratici e di far sentire con forza la propria voce in nome dei cittadini. La minoranza continuerà con responsabilità e determinazione a portare avanti le proprie battaglie per garantire trasparenza, partecipazione e risposte concrete alle esigenze ed ai numerosi problemi della Città”.