Erg ha chiuso il secondo trimestre 2025 con un margine operativo lordo di 128 milioni, in aumento dell’11% rispetto al 2024 grazie soprattutto al contributo dei parchi oggetto di repowering in Italia, e un risultato netto di gruppo di 34 milioni (+21%). Nel primo semestre 2025 il margine operativo lordo è pari a 274 milioni di euro, – 3% rispetto al periodo precedente principalmente per effetto di una persistente scarsa ventosità, solo in parte compensata dall’entrata in esercizio di nuova capacità. L’utile netto si attesta a 83 milioni, – 22% rispetto al primo semestre 2024. È quanto risulta dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025 approvata dal cda di Erg spa.
Nonostante le condizioni anemologiche sfavorevoli nel primo semestre dell’anno, ipotizzando per il secondo semestre una ventosità in linea con le medie storiche, viene confermata la guidance per il 2025 per un ebitda compreso tra i 540 e i 600 milioni di euro, investimenti tra 190 e 240 milioni di euro e indebitamento netto tra 1.850 e 1.950 milioni di euro.
Paolo Merli, amministratore delegato di Erg, ha commentato: «Il periodo è stato caratterizzato da condizioni anemologiche particolarmente deboli rispetto allo scorso anno e alle medie storiche. Stante il contesto siamo soddisfatti dei risultati del secondo trimestre in crescita rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie al contributo della nuova capacità installata, in Europa e Usa. Prosegue il nostro percorso di crescita grazie all’avvio di un parco eolico in Irlanda del Nord, l’energizzazione del primo impianto Bess del gruppo e nuova capacità eolica e solare autorizzata. Importanti risultati anche sul versante commerciale: in coerenza con la strategia di securizzazione dei ricavi, abbiamo oggi siglato un ppa a lungo termine con primaria utility italiana (vedi qui ) per la vendita dell’energia prodotta da un nostro impianto recentemente oggetto di repowering. Siamo molto soddisfatti anche dell’aggiudicazione della maggior parte dei volumi messi a gara dal Gruppo FS che ci consente di valorizzare le produzioni di energia rinnovabile generata da impianti esistenti usciti da incentivo, garantendone la sostenibilità nel lungo termine. Per il 2025 confermiamo la nostra guidance comunicata a inizio anno e la strategia di crescita selettiva».