Si è chiuso con un bilancio positivo il bando regionale da 4 milioni di euro destinato a imprese sociali, cooperative sociali e relativi consorzi, finanziato nell’ambito dell’azione 1.3.2 del Pr Fesr 2021–2027. Alla scadenza della misura, sono state presentate complessivamente 75 domande per un contributo superiore ai 4,8 milioni di euro.
«Siamo molto soddisfatti di questi numeri – dichiara Alessio Piana, consigliere delegato allo Sviluppo economico e alla Programmazione Fesr della Regione Liguria – che superano le aspettative iniziali e confermano la validità di uno strumento pensato per sostenere un settore strategico per la nostra regione e in grado di intercettare le necessità del territorio. La grande partecipazione dimostra quanto le cooperative e le imprese sociali sappiano cogliere prontamente le opportunità messe a disposizione per investire, innovare e generare valore sul territorio, rafforzando al tempo stesso i legami di coesione sociale. Continueremo a lavorare per dare risposte concrete e tempestive a un comparto così importante per la crescita sostenibile della Liguria».
«Le cooperative sociali e le imprese sociali – commentano in una nota congiunta Anna Manca, presidente di Confcooperative Liguria, e Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria – sono motori di sviluppo e coesione e per continuare a generare impatto positivo hanno bisogno di strumenti adeguati. Gli investimenti sostenuti da questo bando sono fondamentali per rafforzare la solidità economica delle cooperative e garantirne la sostenibilità nel tempo. Pensare al futuro significa anche puntare su innovazione, intergenerazionalità e sulla capacità di attrarre giovani talenti, offrendo loro reali opportunità di crescita e lavoro nella nostra Regione. Ringraziamo ancora una volta il consigliere delegato Alessio Piana per il metodo di lavoro basato sul dialogo e sull’ascolto, che si dimostra nuovamente vincente».
L’agevolazione, a fondo perduto, prevede un contributo pari al 50% dell’investimento, per progetti non inferiori a 30 mila euro, fino a un massimo di 100 mila euro di contributo per ciascun beneficiario. Sono ammesse spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature, arredi, software, mezzi mobili funzionali all’attività, consulenze, suolo aziendale (entro il limite del 10%) e fabbricati già costruiti, oltre alle spese sostenute a partire dal 1° giugno 2024.