Le domande di brevetto presentate in Liguria nel corso del 2023 sono in calo del 20% rispetto all’anno precedente. A dirlo è l’analisi effettuata da Unioncamere e Dintec sulle domande italiane di brevetto pubblicate nel 2023 dall’Epo (European Patent Office). In totale le domande prodotte lo scorso anno sono state 78 contro le 99 del 2022, in flessione del 20,61%.
A livello nazionale Unioncamere e Dintec evidenziano una contenuta crescita della capacità innovativa, trainata non dalle grandi città, ma dalle province del Nord. Le domande italiane pubblicate dall’Epo lo scorso anno, sono state complessivamente 4.780, lo 0,13% in più del 2022.
Il bilancio delle regioni vede in testa la Lombardia (1.484 brevetti), l’Emilia Romagna (829) e il Veneto (668), tutte con valori in incremento rispetto all’anno precedente.
Genova esce dalla classifica delle 20 province italiane più prolifiche (nel 2022 le domande di brevetto depositate erano state 85, collocandola al tredicesimo posto nazionale)
Milano, da sempre leader per numero di brevetti italiani in Europa, ha registrato una lieve flessione del 3,82%, con 698 brevetti pubblicati nel 2023 rispetto ai 726 del 2022. Bologna, con 26 brevetti in più, e Torino, in leggero aumento (+3), mantengono saldamente la seconda e terza posizione nella classifica per provincia, mentre Roma mostra un lieve rallentamento (-8 brevetti) nella sua capacità innovativa.
«Tra il 2015 e il 2023 − commenta il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli − l’Italia ha mantenuto un trend di crescita costante (+33% rispetto al 2015), superando stabilmente le 4.500 domande per il secondo anno consecutivo. Nel 2023, di fatto, si conferma il risultato dell’anno precedente ma emerge una novità: sono in crescita le nuove domande di brevetto che utilizzano tecnologie ‘verdi’, oggi particolarmente importanti per sostenere la transizione ecologica del nostro sistema produttivo».
Gli ambiti in cui la ricerca cresce maggiormente, secondo l’analisi Unioncamere-Dintec, sono appunto le tecnologie green (371 rispetto alle 290 del 2022): in crescita in particolare i brevetti per le energie alternative (+53%), l’immagazzinamento di energia (+39%) e i trasporti (+30%). In crescita anche alcuni ambiti che utilizzano le Ket, le tecnologie abilitanti ad alta intensità di conoscenza, in particolare quelle legate alla manifattura avanzata e alla micro e nano elettronica.
Tra i campi tecnologici, infine, risulta in aumento la capacità di brevettazione italiana nell’ambito delle tecniche industriali e trasporti (il segmento più diffuso con 1.477 domande di brevetto italiano in Europa nel 2023), la meccanica e illuminazione (543) e l’elettricità (404).