La crescente tensione in Israele e i timori di un possibile conflitto in seguito agli attacchi di Hamas segnano l’avvio in rosso per la Borsa di Milano, al pari delle altre Borse. L’indice Ftse Mib parte a -0,35% a 27.716 punti e a circa un’ora dall’avvio segna -0,71%. Nel listino principale in evidenza Leonardo (+5,45%), Eni (+1,52%), Tenaris (+1,13%) e Saipem (+1,09%). In ribasso Bper Banca (-3,98%), Banco Bpm (-3,34%), Amplifon (-2,94%) e Banca Mediolanum (-2,65%).
Avvio in ribasso anche per le principali borse europee: Francoforte cede lo 0,57% e Parigi lo 0,27%. Londra in controtendenza a +0,24%.
Oltre alla situazione critica in Israele gli investitori guardano ai prossimi appuntamenti, le riunioni della Banca mondiale e del Fondo monetario in Marocco, per individuare le possibili mosse delle banche centrali sul fronte dei tassi d’interesse. In Asia chiusura di borsa in calo. Tokyo chiusa per festività.
Prezzo del petrolio in salita per i timori della guerra: il Wti del Texas passa di mano a 86 dollari al barile (+3,8%) mentre il Brent del Mare del Nord segna gli 87,6 dollari (+3,6%).
Nei cambi l’euro perde sul dollaro e passa di mano a 1,0553.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco in aumento a 208 punti base (+3,47%), il rendimento è a +4,92%.