Il dipartimento delle Finanze ha diffuso i dati sui contribuenti nel 2021 sia Irpef, sia Iva. Per quanto riguarda la Liguria 283.166 hanno presentato il modello Redditi, 608-787 il 730 e 270.782 il modello CU. Il volume d’affari di chi ha invece partita Iva è cresciuto del 20,54% rispetto al 2020, uno dei più alti a livello nazionale (il sesto, guidano Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta e Lazio).
Il reddito medio per regione di residenza vede la Liguria a 23.600 euro, superato dalle regioni del Nord tranne Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta i dati: «La Liguria si conferma una delle regioni più ricche e produttive dell’Italia, sia in termini di Pil pro capite, oltre i 31 mila euro nel 2022, sia in termini di redditi imponibili che si attesta per Genova a quasi 23 mila euro. Tra le grandi città il capoluogo ligure guida anche, subito dopo Milano, la classifica di aumento degli imponibili, con un +5,3%, dimostrando ancora una volta di essere uno dei motori trainanti del Nord Italia. Una ripresa importante che dimostra come la Liguria stia correndo più della media italiana e Genova stia tenendo il passo di Milano, posizionandosi davanti a città come Torino, +5%, e Firenze, +4,7%».
Il dato viene fotografato dalle dichiarazioni dei redditi dello scorso anno ed è figlio del grande rimbalzo dell’economia vissuta nel 2021 dopo i mesi segnati dal Covid.
«La Liguria e la sua economia − aggiunge Toti − hanno evidentemente saputo reagire alla crisi pandemica recuperando quasi completamente nel 2022 i livelli pre Covid. La ripresa dell’economia reale fotografata dall’analisi sui redditi ci sprona quindi a guardare con fiducia il futuro soprattutto in considerazione della capacità di reazione che la nostra regione dimostra anche nei momenti più difficili».
Positivo anche l’aumento degli imponibili delle altre quattro province liguri: La Spezia segna un +4,5%, Savona un +4,5% e Imperia +4,25%.
L’incidenza percentuale dei soggetti con trattamento integrativo spettante sul totale dei lavoratori dipendenti per regione (ossia il credito che ha sostituito il cosiddetto “bonus Irpef” e che prevede un credito di 600 euro per il periodo 1° luglio – 31 dicembre 2020 riconosciuto ai soggetti con reddito complessivo fino a 28 mila euro, aumentato a 1.200 euro nel 2021) vede la Liguria fermarsi al 57,07%, lievemente sotto media nazionale (58%).