«In questa fase di cosiddetto rimpasto del Governo della Regione, chiediamo sia valutata l’opportunità di prevedere, oltre a quella già esistente e proficuamente attiva in consiglio regionale, una qualificata rappresentanza savonese anche nell’esecutivo regionale».
La richiesta, rivolta direttamente al presidente Giovanni Toti, arriva da Ance, Confcommercio, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Cna, Unione Industriali e Unione provinciale albergatori di Savona.
L’istanza viene motivata da tutte le sigle richiamando “l’oggettivo valore e punto di forza rivestito dal savonese all’interno del sistema economico – produttivo della Liguria e del Nord Ovest d’Italia”.
«Tutto questo − si legge nel comunicato a firma congiunta − alla luce di una provincia che rappresenta la seconda realtà regionale per pil e valore aggiunto, entrambe pari al 15.3% del totale regionale. Un richiamo che non può tralasciare la forza del savonese in termini di resilienza post pandemica in ogni settore: industriale, artigianale, edilizio, agricolo, portuale, turistico e commerciale».
«Per contro − continua il comunicato − abbiamo anche una serie di problemi divenuti “cronici” fonte di preoccupazione per la vita e lo sviluppo del sistema economico produttivo savonese come il gap infrastrutturale e l’elevata età anagrafica della nostra popolazione con l’indice di dipendenza degli anziani più alto. Punti di forza e di debolezza, minacce e opportunità che necessitano, a nostro parere, di un serrato e leale confronto tra “politica” e corpi intermedi di rappresentanza del sistema economico produttivo locale. Per questo chiediamo di prevedere, oltre a quella già esistente e attiva in consiglio regionale, una qualificata rappresentanza savonese nella nuova squadra di governo”.