Presentate questa mattina le nuove politiche tariffarie di Amt che entreranno in vigore nelle prossime settimane. Previste ancora alcune gratuità, seppure in misura decisamente ridotta rispetto a prima, legate all’Isee con limite 12mila euro e all’età, over 70, matricole universitarie e under 14 (questi ultimi senza limite Isee).
Tra le novità che entreranno in sperimentazione, i residenti della Città Metropolitana di Genova potranno viaggiare gratis sui mezzi Amt tutte le domeniche (Sunday Citypass) e tutte le notti (dalle 22 alle 5, Night Citypass). Ritocchi all’insù per gli abbonamenti urbani ed extraurbani e per quelli integrati.
La gratuità per le metropolitane e gli ascensori terminerà il primo di novembre mentre tutte le altre tariffe entreranno in vigore dal 17 novembre.
«La politica tariffaria che è stata presentata negli ultimi anni come rivoluzionaria e come un passo verso il futuro del pubblico trasporto è stata una politica tariffaria completamente fallimentare e non ha portato a nessun tipo di vantaggio per Amt», ha esordito la sindaca di Genova Silvia Salis introducendo le novità tariffarie.
Nonostante i rincari e le limature ai viaggi gratis “sono misure che comunque, voglio sottolinearlo diverse volte, rimangono al di sotto di quelli che erano i costi dei titoli di viaggio del 2023 e pesantemente al di sotto di quelli che erano i costi del 2022″, ha detto Salis.
«È chiaro che politicamente nessuno vorrebbe aumentare le tariffe – ha aggiunto Salis – ma io penso che la politica di una città vada gestita con responsabilità e non alla ricerca del consenso facile, perché il consenso facile produce i risultati che abbiamo visto e sono risultati per i quali poi pagano tutti. Credo che il piano che stiamo presentando mantiene attenzione per i giovani, mantiene attenzione per le persone con meno disponibilità economica, mantiene attenzione per le cittadine e cittadine di tutta la città metropolitana, che la domenica avranno un servizio gratuito e quindi magari potranno utilizzarlo quando tutta la settimana invece non possono farlo. Penso che questo sia un piano che possa dare un messaggio molto chiaro, cioè che questa giunta si è presa la responsabilità di risanare una situazione che è stata nascosta, anzi non solo nascosta, è stato raccontato esattamente il contrario e credo che in questo senso sia importante che poi chi ha raccontato il contrario a questa città si assuma la responsabilità di averlo fatto».
«Queste misure chiaramente sono misure che in un certo senso per molti creano un aggravio economico, ma credo che sia giusto pretendere che un servizio funzioni, non che sia gratuito – ha sottolineato la sindaca -. È inutile che un autobus sia gratis se poi non passa, quindi questo piano serve a rimettere in equilibrio Amt e serve a garantire una qualità del servizio migliore, che è quello di cui ha bisogno una città per evolvere. Questo lo meritano anche tutti i lavoratori di Amt, che sono anni che si vedono turni tagliati, una situazione lavorativa complessa, difficoltà a prendere le ferie e quindi credo che nel rispetto di tutte le posizioni sia necessaria una presa di responsabilità e noi lo stiamo facendo».
Grazie a questa nuova sperimentazione Amt stima di superare i 60 milioni di euro di ricavi da biglietti e abbonamenti: entro la fine del primo semestre 2026 si effettuerà un monitoraggio per valutare eventuali modifiche. Il Comune di Genova è anche in attesa di un’imminente pubblicazione da parte del Ministero dell’Ambiente di un decreto ministeriale che erogherà fondi per la qualità dell’aria incentivando le misure a sostegno del trasporto pubblico. «Dal dialogo che abbiamo avuto con Anci – ha spiegato il vicesindaco Alessandro Terrile – potremmo ambire a un contributo di 16 milioni di euro».
Accanto alle nuove tariffe e abbonamenti verranno intensificati anche i controlli sui viaggiatori sprovvisti dei titoli di viaggio. «Ne abbiamo già parlato con i sindacati per studiare il modo per aumentare il personale dedicato ai controlli – ha detto Salis -. Non c’è una stima dell’evasione, ma sappiamo che la riscossione è molto bassa. Per avere migliori servizi è necessario che tutte le persone che utilizzano i mezzi paghino il servizio pubblico».
Come cambiano le gratuità
Per gli under 14 è confermata la gratuità, senza considerazione dell’Isee, per quello che riguarda gli over 70 è confermata la gratuità con un Isee inferiore a 12 mila euro, mentre con un Isee superiore a 12 mila euro l’abbonamento annuale passa a 120 euro.
«Ci sono altre due forme di gratuità che ci siamo impegnati a sostenere, la prima è la gratuità notturna, dalle 22 alle 5 su tutta la Città metropolitana, per tutti i residenti: questo ha due obiettivi, primo quello di incentivare l’uso del mezzo pubblico nelle ore serali e un altro è quello di incentivare una movida sana. La seconda misura è una misura per tutta la Città metropolitana ed è la gratuità tutte le domeniche, quindi la gratuità tutto il giorno fino alle 5 del lunedì mattino ovviamente, ricollegandosi alla gratuità notturna, questo è un modo per permettere a tutte le genovesi, i genovesi e tutti gli abitanti della Città metropolitana di spostarsi col mezzo pubblico la domenica e di non dover ricorrere al mezzo privato e quindi di avere anche un risparmio in quello che può essere l’eventuale pagamento di un parcheggio una volta che si sposta col mezzo privato o pensiamo a una famiglia di 4 persone che deve spostarsi la domenica col mezzo pubblico, un risparmio di 16 euro. Queste misure vanno incontro a quello che è sempre stato il nostro spirito: la gratuità deve essere accompagnata da una considerazione sociale, perché la gratuità sganciata da una considerazione sociale non ha nessun senso, non ha nessuna sostenibilità».
Per gli universitari resta valida la soglia che era stata concordata con l’Università, pari a 13 mila euro l’anno Ise: al di sotto le matricole non pagheranno, mentre al di sopra pagheranno 100 euro l’anno per tutto. Per quello che riguarda gli under 26 l’abbonamento passa da 200 a 220 euro.
Queste sono le misure straordinarie che cambiano e per essere richieste devono essere sempre accompagnate dall’attivazione o dal rinnovo del Citypass, sul quale Amt spingerà molto affinché sia in digitale.
Gli abbonamenti
Passando agli abbonamenti, l’abbonamento urbano o extraurbano aumenta a 350 euro, mentre l’abbonamento integrato passa a 395 euro, le agevolazioni – che sono sempre sotto i 12 mila euro di soglia Isee – sono per urbano e extraurbano a 120 euro l’anno, mentre per l’integrato a 160 euro l’anno.
«C’è l’introduzione di un nuovo abbonamento, che potremmo chiamarlo abbonamento verticale, l’abbonamento dedicato ad ascensori, a servizi integrativi, funicolare di Sant’Anna, taxi, bus, linee con capolinea periferico. Questo abbonamento sarà per i residenti di città metropolitana a 160 euro l’anno», ha detto Salis.
Il vicesindaco Alessandro Terrile ha poi fatto alcune precisazioni. «Dal primo novembre finisce la sperimentazione di vigore, in particolare finisce la gratuità sulla metropolitana e sugli impianti verticali. Sulla metropolitana e sulle funicolari Zecca Righi e Granarolo sarà valido il biglietto ordinario a 2 euro che non aumenta, come non aumentano il biglietto settimanale e il biglietto mensile, mentre sugli ascensori e sulla funicolare di Sant’Anna sarà valido, ovviamente oltre il biglietto ordinario, anche un biglietto per una sola corsa a 1,20 euro. Sarà comunque valido sulla funicolare e sugli ascensori anche il biglietto quattro corse a 4 euro che è già in vigore, è già utilizzabile ed è confermato, valido peraltro anche su tutte le linee collinari».
Su tutte le linee collinari su cui è già valido il biglietto quattro corse e inoltre sugli ascensori sarà inoltre valido l’abbonamento sperimentale a 160 euro che “dà la possibilità di muoversi in senso verticale e a dare una mobilità di quartiere non solo nel centro dove ci sono la maggior parte degli ascensori ma anche nelle periferie o negli altri municipi dove ci sono invece le linee collinari”.
L’obiettivo è trovare un punto di equilibrio tra assicurare risorse da ricavi ed abbonamenti in linea con il piano finanziario e continuare a incentivare l’uso del trasporto pubblico.
«La revisione della strategia tariffaria rappresenta, insieme all’efficientamento della struttura industriale e al riequilibrio dei contratti di servizio, una delle tre azioni strategiche sulle quali si fonda il piano di risanamento di Amt che oggi approveremo in consiglio di amministrazione e che sottoporremo all’assemblea dei soci entro la fine di ottobre», aggiunge il presidente di Amt, Federico Berruti.
Citypass: online costa meno
La nuova politica tariffaria di Amt spingerà molto sul biglietto elettronico – procede l’installazione dei lettori dei biglietti elettronici – e sul Citypass elettronico, fatto online. «Questo consentirà ad Amt di avere dei dati che sono importanti quasi come i denari – ha detto Terrile – quando sarà messo in equilibrio, i dati sul trasporto pubblico saranno importanti anche per capire quali sono le linee su cui c’è un maggiore bisogno di rafforzamento e quali no».
Per chi dovesse richiederlo, il Citypass Amt online costerà 10 euro per chi lo fa la prima volta e lo associa alle iniziative gratuite, mentre non costerà nulla se associato a un abbonamento. Si potrà fare anche in biglietteria, al costo di 20 euro, oppure richiederlo con la spedizione a casa (13 euro). Il Citypass collegato alla gratuità ha spiegato Terrile “ci consente di avvicinare e fidelizzare un’utenza che prima non era in Amt e su questo contiamo di fare numeri importanti” inoltre ci consente di spingere sul digitale.
Sindacati e associazioni dei consumatori
«Abbiamo incontrato i sindacati – ha detto Salis – molti di loro ci avevano già espresso una forte preoccupazione per quello che era stato il sistema tariffario di questi anni e per quello che era stato l’andamento dell’azienda in questi anni, che ci lavora e vede la quotidianità, quello che succede, i turni che vengono tagliati. Al di là dei claim poi elettorali o di una realtà che viene rappresentata, loro vivono la quotidianità dell’azienda. Loro ci hanno fatto le loro richieste, queste richieste verranno considerate nel tempo, in questo momento c’è chiaramente una misura che ci impone un certo tipo di andamento, ma nel tempo noi contiamo, siamo certi di presentare un piano che riporterà Amt a essere strutturalmente in salute e non strutturalmente in difficoltà».
Filt Cgil ,Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno commentato le nuove tariffe attraverso un comunicato congiunto. “Come prima considerazione – scrivono – prendiamo atto delle variazioni tariffarie come primo passo per andare verso il salvataggio dell’azienda che deve essere portato avanti insieme al rifinanziamento da parte degli enti del contratto di servizio. Come seconda considerazione, è stato valutato anche l’aspetto del Tpl non solo dal punto di vista sociale ma anche tariffario: chi ha di più paga di più, chi ha di meno, paga di meno”.
“Positive le sperimentazioni su abbonamenti per studenti e collinari ma restano perplessità sul servizio gratuito notturno e domenicale, per i residenti, in quanto con le risorse attuali non si possono garantire adeguati volumi di servizio e puntuali standard di qualità e di sicurezza. La rimodulazione delle gratuità ci auguriamo possa consentire di accedere alle ingenti risorse stanziate dal Ministero dell’Ambiente per politiche di incentivazione all’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale”.
“Siamo in attesa entro fine mese della presentazione e dell’approvazione del nuovo piano di risanamento che come abbiamo già chiesto e condiviso con l’amministrazione deve contenere le misure economiche e finanziarie che garantiscano il mantenimento dell’azienda pubblica “in house”, le condizioni occupazionali, salariali e normative di tutte le maestranze dirette e indirette. La crisi di Amt oggi investe principalmente le aziende in appalto nelle quali i lavoratori sono a rischio salariale e occupazionale. Oggi alla Città Metropolitana abbiamo chiesto di farsi carico urgentemente del problema”.
«Oggi abbiamo incontrato la sindaca di Genova Silvia Salis per discutere del nuovo piano tariffario di Amt in un’ottica di salvataggio dell’azienda e del servizio – ha detto Giuseppe Gulli, segretario organizzativo Uil Liguria e Area Metropolitana Genovese -. Un piano tariffario che serve a tamponare una situazione fuori controllo per la quale siamo fortemente preoccupati. Invitiamo Regione Liguria ad esprimersi definitivamente sul suo ingresso in Amt, posto che secondo Uil Liguria occorre procedere con un’unica azienda regionale che raccolga il trasporto pubblico locale in Liguria. È necessario attivare un tavolo serio e propositivo con gli enti locali in campo per arrivare a una soluzione che non penalizzi lavoratori, servizio e cittadini. È prioritario: salvare i posti di lavoro diretti, rilanciare il servizio e salvare i lavoratori delle ditte in appalto sia nell’area urbana che nell’area extraurbana. Ricordiamo che le risorse insufficienti messe a sistema sono la madre di tutti i problemi perché non tengono conto dei costi reali di esercizio».
Salis fa sapere che «Abbiamo incontrato anche l’Associazione dei consumatori e con loro apriremo un tavolo, perché è importante poi vedere la ricaduta sui consumatori di queste tariffe e questo tavolo si svolgerà nel mese di novembre – ha aggiunto la sindaca -. Raccoglieremo chiaramente le loro considerazioni, perché questa è una sperimentazione ovviamente, è una sperimentazione che non è scolpita del marmo, ma che deve partire prima possibile».
Il dettaglio di biglietti e abbonamenti
Nel dettaglio, viene confermata la scadenza al 31 ottobre 2025 della gratuità della metropolitana e degli impianti verticali per tutti i residenti della città metropolitana, per cui era attualmente in vigore il cosiddetto titolo di viaggio MIV.
Da lunedì 17 novembre scattano, invece, le nuove tariffe per gli abbonamenti annuali. Resta la gratuità su tutta la rete Amt per tutti gli under 14 residenti nella città metropolitana e, dalle 9.30 di ogni mattina, per gli over 70 con Isee inferiore ai 12.000 euro. Per gli over 70 con Isee superiore ai 12.000 euro, dalle 9.30 di ogni mattina, viene introdotto il nuovo abbonamento annuale al costo di 120 euro.
Abbonamento annuale gratuito su tutta la rete Amt anche per tutte le matricole dell’Università di Genova e dell’Accademia Ligustica, con reddito Iseeu inferiore ai 13.000 euro. Con reddito Iseeu superiore ai 13.000 euro, invece, tariffa agevolata a 100 euro, sempre per le matricole iscritte al primo anno.
Tre le fasce di prezzo per gli abbonamenti urbani su tutta la rete Amt, integrati con il servizio Trenitalia nel solo ambito cittadino. La tariffa per chi ha Isee superiore a 12.000 euro sarà di 350 euro (residenti e non); per i residenti con reddito inferiore ai 12.000 euro si scende a 120 euro, mentre per i non residenti nella stessa fascia di reddito il costo è di 310 euro.
Tre anche le fasce per l’abbonamento annuale dedicato esclusivamente al servizio extraurbano Amt: 120 euro per i residenti con Isee inferiore a 12.000 euro, 310 euro per i non residenti nella stessa fascia Isee, 350 euro per chi ha Isee superiore.
Ci sarà la possibilità anche di sottoscrivere un abbonamento integrato urbano ed extraurbano, valido su tutta la rete Amt e sulla rete cittadina di Trenitalia. Tre le fasce di prezzo: 395 euro per chi ha reddito superiore ai 12.000 euro, 160 euro per i residenti con reddito inferiore ai 12.000 euro e 330 euro per i non residenti sempre con reddito inferiore ai 12.000 euro. Prevista un’ulteriore tariffa agevolata per gli under 26, con l’abbonamento annuale urbano integrato urbano ed extraurbano, valido su tutta la rete Amt e sulla rete cittadina di Trenitalia, al prezzo di 220 euro.
Inoltre, per i residenti nella città metropolitana, nasce il nuovo abbonamento annuale dedicato ad ascensori, servizi integrativi, funicolare di Sant’Anna, taxibus e linee con capolinea periferico, al prezzo di 160 euro.
Sempre dal 17 novembre al via anche due nuove sperimentazioni: il Night Citypass e il Sunday Citypass con la gratuità per tutti i residenti nella città metropolitana di tutta la rete Amt urbana ed extraurbana dalle 22 alle 5 e per tutta la domenica. La sperimentazione, per cui è obbligatorio comunque essere dotati di Citypass online, non è valida per Volabus, Linea Portofino, Navebus e Trenino Genova-Casella.
Restano invariate tutte le altre tariffe di abbonamenti mensili, settimanale, carnet e singoli biglietti, ad eccezione del biglietto di corsa singola per gli ascensori e la funicolare Sant’Anna che dal 17 novembre costerà 1,2 euro.