Si è svolto questa mattina a Genova un incontro tra i vertici Anas, i rappresentanti delle istituzioni e del territorio per individuare una soluzione per i cantieri dell’Aurelia bis di Savona e la Spezia.
All’incontro, presso la sede della Struttura territoriale Anas Liguria, hanno partecipato l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, e il commissario di Governo, Matteo Castiglioni, insieme al responsabile della Struttura territoriale Liguria, Nicola Dinnella, alla presenza del viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, e dell’assessore Lavori Pubblici, infrastrutture e Viabilità della Regione Liguria, Giacomo Raul Giampedrone e i rappresentanti del territorio di Savona e La Spezia, per coordinare i prossimi passi che garantiranno il prosieguo dei cantieri per le varianti alla SS1 “Via Aurelia” di Savona e della Spezia, stralcio A.
L’a.d. Gemme e il commissario Castiglioni hanno spiegato che dopo l’avvio di entrambi gli interventi, l’impresa ICI Italiana Costruzioni spa, esecutrice delle opere, ha dovuto affrontare una serie di severe vicissitudini societarie, per le quali è stata avviata una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma.
Tale procedura doveva costituire un passaggio essenziale per il riassetto finanziario dell’azienda, anche attraverso la vendita di alcuni asset societari, così da garantire il prosieguo delle attività del cantiere.
“In tale difficile contesto, con conseguenti e inevitabili rallentamenti dei lavori, Anas e il Commissario straordinario, hanno con grande senso di responsabilità attivato gli strumenti sostitutivi della stazione appaltante, consentendo la continuità dei lavori attraverso il pagamento diretto di subappaltatori, fornitori e delle maestranze con il versamento degli emolumenti a favore degli operai”, scrive Anas.
“La procedura di ricomposizione dell’azienda, dopo un iter amministrativo del Tribunale complesso, si è conclusa a luglio 2025 con la cessione da parte di ICI di alcuni rami d’azienda. Tuttavia, nel corso delle settimane successive, i cantieri non sono ripartiti con il regime atteso, rimanendo invariate le condizioni di stallo delle varie attività”.
Anas, pertanto, ha proceduto con le formali contestazioni all’appaltatore, avviando la procedura di risoluzione dei contratti per l’Aurelia bis, sia della variante di Savona sia della Variante della Spezia.
“I gravi inadempimenti e i ritardi accumulati da ICI nell’esecuzione dei lavori rendono infatti inidonea la prosecuzione delle commesse con la medesima impresa, come invece proposto dalla stessa in un nuovo piano concordatario nel frattempo attivato presso il Tribunale di Roma”, si legge nella nota stampa.
La prossima settimana è stata fissato l’ultimo termine per il deposito di memoria definitiva, durante la quale Anas ribadirà, formalmente, la propria posizione circa l’inammissibilità dell’istanza presentata da ICI.
Il giudice potrà decidere di rigettare la proposta dell’impresa, consentendo così ad Anas di finalizzare la risoluzione dei contratti di appalto sia di Savona che della Spezia e completare i lavori con nuove imprese (già individuate) a partire dai primi mesi del 2026, oppure accogliere l’istanza e dunque consentire ad ICI di proseguire nella esecuzione dei contratti di appalto.
In tal caso Anas potrà proporre reclamo secondo le procedure di diritto civile.
«È stata una riunione molto positiva – ha dichiarato l’amministratore delegato di Anas Claudio Andrea Gemme – Assieme al Governo, alla Regione e ai sindaci, siamo al lavoro per sbloccare i cantieri, ora fermi, monitorare le tempistiche per la realizzazione delle Opere e individuare misure per mitigare i disagi per il territorio».
Per quanto riguarda la variante della Spezia, per mitigare l’impatto negativo per la popolazione, Anas ha allo studio alcune misure volte a rendere utilizzabili in tempi rapidi i tratti già realizzati, utilizzando fornitori già contrattualizzati con accordo quadro.
Durante la riunione Anas, i sindaci e i rappresentanti della Regione, sotto indicazioni del viceministro Edoardo Rixi, hanno deciso di istituire due tavoli tecnici per i cantieri dell’Aurelia bis di Savona e La Spezia per verificare con un monitoraggio condiviso l’andamento dei lavori e individuare gli interventi necessari e prioritari, da attuare anche in modo immediato al fine di mitigare l’impatto dei cantieri nei centri abitati.
Le reazioni
«Crediamo che ci debba essere un cambio di passo veloce per l’Aurelia Bis se vogliamo finalmente terminare l’opera, altrimenti rischiamo l’ennesima incompiuta: la gestione da parte del Commissario Castiglioni non ci ha assolutamente convinto, sono mesi che tutti eravamo a conoscenza della situazione complicata di Ici. Siamo come al Monopoli, adesso: dopo tanti mesi ci ritroviamo al punto di partenza. D’accordo la burocrazia, ma nulla è cambiato in tutto questo periodo e l’unica speranza è quella che entro fine mese ci sia una risposta definitiva. Come Filca Cisl Liguria sollecitiamo ancora una volta tutti i soggetti coinvolti: non perdiamo più tempo. E se dovesse subentrare un’altra azienda chiediamo già adesso la clausola di salvaguardia occupazionale: su questo punto non siamo pronti a negoziare», spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria