Previsioni di assunzioni positive per il prossimo trimestre in Liguria: le imprese programmano circa 29.600 nuovi contratti da ottobre a dicembre 2025, circa 1.660 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per il mese in corso le entrate previste sono 11.100, in linea con il 2024 (+70). Le previsioni dei nuovi ingressi nel mercato del lavoro in Liguria risultano in controtendenza rispetto all’andamento nazionale che attende invece una contrazione sia per ottobre che per il trimestre. Sono gli ultimi dati forniti dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
In Italia le imprese programmano circa 520 mila nuove assunzioni per ottobre e oltre 1,3 milioni per il trimestre ottobre-dicembre, in flessione di 11mila unità rispetto a ottobre 2024 (-2,1%) e di 29mila rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Le assunzioni previste in Liguria
Il 22,4% delle imprese liguri prevede di assumere personale da qui a dicembre e quasi 6 assunzioni su 10 riguarderanno la provincia di Genova (58,4%). Nel genovesato sono infatti previsti 17.330 nuovi contratti fino a fine anno, segue la provincia di Savona (4.460), La Spezia (4.110) e infine Imperia (3.750).
In Liguria il settore che ricerca il maggior numero di nuovi lavoratori è quello del turismo e della ristorazione (19,2%), seguito da commercio (14% delle assunzioni), servizi alle persone (12,3%) e costruzioni (11,4%).
Tra le professioni più richieste in Liguria ci sono gli esercenti e gli addetti nelle attività di ristorazione (4.320 lavoratori), addetti alle vendite (2.940), personale non qualificato nei servizi di pulizia (2.530) e personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (1.830).
Per quanto riguarda il titolo di studio richiesto, quasi in un caso su 4 è sufficiente quello della scuola dell’obbligo (6.750 nuovi contratti, 23,2% del totale).
Tuttavia in Liguria, come anche nei mesi precedenti, la difficoltà di reperimento segnalata dalle imprese è sempre molto elevata, pari al 52,3% del personale ricercato.