Confagricoltura Liguria accoglie con favore l’approvazione, in Senato, dell’emendamento al DDL Semplificazioni che permette l’uso dei droni in agricoltura. La misura dà il via alla sperimentazione triennale per l’irrorazione aerea dei campi, a favore di interventi di precisione a vantaggio dell’ambiente, della manodopera, e per una generale ottimizzazione dei lavori agricoli.
Confagricoltura ha seguito l’iter sostenendo da sempre il principio di un ammodernamento della tecnologia in agricoltura per una maggiore sostenibilità. L’uso dei droni, infatti, opportunamente disciplinato e controllato, agevola l’impresa agricola a intervenire con azioni mirate e più efficienti per le coltivazioni, ma anche più rispettose dell’ecosistema.
La misura comporterà grandi vantaggi soprattutto nelle zone in cui le operazioni in campo sono più difficili per l’orografia dei territori . “Basti pensare- sottolinea Confagricoltura Liguria – il vantaggio enorme nell’uso dei droni per l’attività fitosanitaria, ad esempio in olivicoltura. Minori tempistiche di lavoro, infatti un drone è in grado di ‘lavorare’ in 18 minuti un ettaro di uliveto, laddove un uomo, in campo, impiegherebbe un’ora per compiere il medesimo lavoro. Si passa quindi da un lavoro di un ettaro/uomo a un valore lavoro, nel medesimo tempo, dieci volte più grande, grazie ai droni. La precisione del trattamento, infine, limita e minimizza la caduta a terra della sostanza attiva e quindi si ha un minor uso di fitosanitari e, dunque maggior qualità dell’ambiente”.
Secondo il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Alessandro Piana, si tratta di “Una vera svolta per tutto il settore agricolo e, in particolare, per quello olivicolo. Questa misura darà nuovo impulso al comparto, consentendo ai coltivatori liguri di affrontare con maggiore efficacia le difficoltà che si incontrano sul territorio. Allo stesso tempo apre le porte a una nuova generazione di lavoratori che sapranno portare avanti la tradizione dell’olio ligure con uno sguardo attento al futuro e all’innovazione. È un metodo più efficace ed ecologico. Ringrazio la struttura regionale all’Agricoltura per il lavoro svolto e il ministero per aver accolto le nostre richieste. L’uso dei droni in agricoltura rappresenta un cambio di passo per settori chiave della regione come la viticoltura e l’olivicoltura. Grazie alle tecnologie di precisione, sarà possibile effettuare trattamenti mirati e localizzati, riducendo l’impatto ambientale e aumentando l’efficacia nella lotta contro parassiti e malattie, un’esigenza sempre più attuale. I droni consentono anche di monitorare in tempo reale le condizioni delle colture e dei terreni, favorendo una gestione più efficiente e sostenibile, soprattutto nelle aree collinari e montane che caratterizzano gran parte del territorio ligure con benefici concreti per la qualità e quantità della produzione, la salvaguardia della biodiversità e la tutela dei paesaggi rurali tipici della regione”.


























