Stand Up For Nuclear sarà a Genova il 4 ottobre per promuovere la conoscenza dele tecnologie nucleari civili. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sede genovese di Confindustria dal presidente del Comitato Nucleare e Ragione, Pierluigi Totaro , e dal coordinatore locale del Comitato, Alessandro Sardo. Saranno diffusi nella città gazebo e banchetti dove gli attivisti offriranno materiale informativo e proporranno attività ludiche su tutte le tematiche correlate all’energia nucleare e alla sfida della transizione energetica, e si metterannno a disposizione per rispondere a domande e chiarire dubbi e paure. Con giochi, infografiche ed esperimenti si cercherà di trasmettere una diversa narrazione del nucleare, basata sui dati scientifici e il pragmatismo. Si parlerà dell’urgenza di intervento per il clima e di come la progressiva elettrificazione degli usi finali di energia contribuirà alla decarbonizzazione delle attività e alla riduzione delle emissioni. Verranno descritti i vantaggi delle tecnologie nucleari (anche al di là della produzione di elettricità) e come vengono superati rischi e limitazioni. Sarà un’occasione unica di conoscenza e approfondimento su temi complessi e divisivi come il ruolo del nucleare nella transizione energetica, la decarbonizzazione, la lotta al cambiamento climatico, la radioattività e la gestione dei rifiuti nucleari. Le associazioni proponenti metteranno in piazza la competenza di decine di esperti, divulgatori e appassionati, che saranno a disposizione del pubblico per chiarire i tanti dubbi che riguardano l’energia e, in particolare, le tecnologie nucleari.
Lo Stand Up for Nuclear è una manifestazione internazionale nata per promuovere presso l’opinione pubblica i benefici delle tecnologie nucleari in tutti i suoi impieghi civili, in ambito energetico, medico-diagnostico, alimentare, industriale e nella ricerca scientifica. Si tratta della più importante iniziativa globale pro-nucleare al mondo, promossa da una rete di associazioni e organizzazioni no-profit indipendenti1, che nel corso degli anni è arrivata a mobilitare cittadini e rappresentanti della società civile nelle piazze di ben 32 paesi.
Lo scopo della manifestazione è quello di avvicinare i cittadini alle tecnologie nucleari, sfatando miti e pregiudizi e fornendo – con un approccio semplice ma al tempo stesso equilibrato e basato sui dati della letteratura scientifica – le basi e le conoscenze per poter comprendere e valutare i pregi e difetti dell’energia nucleare e delle altre tecnologie di approvvigionamento energetico. L’obiettivo è pertanto quello di aiutare il pubblico a costruirsi un’opinione informata e consapevole sul tema, fornendo informazioni equilibrate e oggettive.
Le iniziative dei movimenti ambientalisti avviate a partire dai primi anni 70 e la strumentalizzazione del clamore seguito agli incidenti di Chernobyl e Fukushima hanno di fatto fortemente influenzato l’opinione pubblica, rappresentando l’energia nucleare come una tecnologia pericolosa, inquinante, vecchia e poco conveniente dal punto di vista economico. Si tratta di una narrazione che non corrisponde alle realtà e alle evidenze numeriche. Con i suoi 416 reattori tuttora operativi nel mondo, il nucleare rappresenta la quarta fonte di produzione elettrica mondiale, ed è una delle tecnologie più sicure e pulite, con tassi di emissione di CO2 paragonabili a quelli delle fonti rinnovabili, una ridotta occupazione di suolo e consumo di risorse, e una consolidata filiera di gestione dei rifiuti e del ciclo di vita degli impianti.
La prima edizione dello Stand Up for Nuclear si è svolta nel 2019 con la partecipazione di tre città italiane. L’edizione italiana è da sempre organizzata dal Comitato Nucleare e Ragione. Collaborano con i soci del Comitato e partecipano agli Stand Up for Nuclear anche diverse realtà e noti progetti di comunicazione scientifica attivi sul web e sul territorio, e che si sono riconosciuti nella rete denominata “Italia per il Nucleare”8. All’edizione del 2025 partecipano ufficialmente gli Amici della Terra, Giovani Blu, Liberi Oltre le Illusioni, Riforma e Progresso e Women in Nuclear Italy.
Il ruolo cruciale della comunicazione
I sondaggi più recenti mostrano una crescita progressiva del consenso verso l’impiego dell’energia nucleare in Italia. In particolare, da una indagine SWG del maggio 2025 risulta che il 64% degli italiani sarebbe disposto a investire sull’energia nucleare “pensando al futuro, per evitare emergenze energetiche “. In un secondo quesito, che esamina direttamente le opinioni in merito agli “impianti nucleari di nuova generazione come possibile fonte di energia per garantire al Paese una riduzione delle emissioni e una maggiore autonomia energetica“, emerge come il 57% degli intervistati abbia una visione complessivamente positiva. Tuttavia, una rilevazione del 2024 certifica come la quota dei favorevoli sia comunque fortemente suscettibile al cosiddetto effetto nimby, con il consenso che si riduce dal 59% al 36%, nel caso in cui un nuovo impianto nucleare venisse proposto a pochi chilometri dalla propria abitazione. Particolarmente interessanti sono anche i dati relativi alla percezione della conoscenza sui temi legati al nucleare. Lo stesso sondaggio del 2024 rileva che circa due italiani su tre si dichiarano poco informati, e tre su quattro vorrebbero maggiori informazioni a riguardo. Ben 6 italiani su 10 affermano che la complessità del dibattito in questione richieda un surplus informativo rispetto quanto fatto fino ad ora.
Di fatto, la crescita del dibattito sul nucleare in Italia ha portato una maggiore presa di coscienza e consapevolezza della complessità della situazione ed una minor propensione a dare valutazioni per lo più emotive e poco informate. In questo contesto diventa evidente quanto sia cruciale il ruolo della comunicazione e della divulgazione scientifica su un tema così importante quanto complesso come quello dell’energia.
Il Comitato Nucleare e Ragione è un’associazione culturale, fondata nel 2011, che si occupa di divulgazione scientifica in campo energetico. Ne fanno parte tecnici, ricercatori, professori, studenti, cittadini appassionati. La missione del Comitato è informare in modo oggettivo, rigoroso e scientificamente accurato sui pregi e i difetti delle diverse fonti energetiche, al fine di promuovere il raggiungimento di un’equilibrata strategia di approvvigionamento energetico della quale i cittadini siano resi partecipi e consapevoli.
Oraganizzatori e promotori
Amici della Terra è un’associazione ambientalista riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con l’obiettivo di promuovere politiche e comportamenti orientati alla protezione dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile. L’Associazione si distingue da 47 anni per un approccio razionale ai problemi, non dogmatico, libero da pregiudizi ideologici e da interessi particolari. E’ indipendente da parti politiche, è capace di individuare e sostenere azioni positive e riforme, promuove una cultura istituzionale, riformista, responsabile.
GiovaniBlu è un progetto di divulgazione scientifica rivolto alle nuove generazioni, con l’obiettivo di diffondere cultura scientifica e informare riguardo la transizione energetica e l’energia nucleare. Il progetto si impegna a contrastare la disinformazione, promuovendo un dialogo informato e razionale. Giovani Blu vuole stimolare consapevolezza e responsabilità ambientale, sostenendo il nucleare come tecnologia chiave per una transizione energetica efficace e a basso impatto ambientale. Il gruppo coinvolge giovani esperti e appassionati che operano con rigore scientifico e passione nella divulgazione
Liberi, Oltre le Illusioni APS è un’associazione culturale che si occupa di divulgazione scientifica nelle discipline economiche, storiche e in generale delle scienze sociali. Nata come associazione nel 2021 e iscritta al Registro del Terzo Settore organizza convegni e dibattiti sulle principali piattaforme social e nelle università italiane ed europee. E’ indipendente, apartitica e aconfessionale promuovendo un approccio basato sul metodo scientifico e sull’analisi dei dati.
Riforma e Progresso APS è un’associazione che mira a far riscoprire ai cittadini italiani la partecipazione attiva alla vita sociale, la necessità di informarsi su un mondo che cambia ogni giorno, l’importanza di promuovere il cambiamento verso una società migliore. Dal 2023 lavorano instancabilmente per promuovere una cultura della formazione, dell’informazione e dell’uso del metodo scientifico.
Win Italy è un’associazione nata nel 2023 come filiale di Women in Nuclear Global, un’organizzazione che conta oltre 35.000 membri in più di 145 Paesi. WiN Italy nasce con lo scopo di far conoscere il mondo del nucleare e delle radiazioni, dando voce in Italia alle donne del settore in ambito scientifico, sensibilizzando l’opinione pubblica e promuovendo lo sviluppo della diversità e dell’equilibrio di genere nelle professioni nucleari.
Quali argomenti saranno trattati
Le tecnologie nucleari spesso vengono associate solo alla produzione di energia o per fini bellici. In realtà c’è molto più di questo. Il nucleare è inserito all’interno della nostra quotidianità molto più di quello che il cittadino pensa, come nella medicina, nell’arte, nelle tecnologie legate alla filiera dei prodotti alimentari. Lo Stand Up for Nuclear punta a offrire una visione completa delle tecnologie nucleari. Tuttavia, l’attualità porta il tema della produzione di energia a occupare un ruolo di primo piano. In particolare, ciò porterà a trattare:
1- L’urgenza di intervento per il clima (e per l’umanità!) Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato nei 174 anni di osservazioni, e probabilmente il 2025 batterà un nuovo record. I rischi e gli impatti legati ai cambiamenti climatici sono già evidenti e non trascurabili, e il contributo delle emissioni di gas serra antropiche al riscaldamento globale è inequivocabile.
2- La diversificazione delle risorse e gli obiettivi di decarbonizzazione
La ridotta sicurezza degli approvvigionamenti energetici, esacerbata dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, nonché l’urgenza di decarbonizzare i consumi per fare fronte alla crisi climatica, stanno portando a una rinnovata attenzione per l’energia nucleare a livello globale, come confermato anche dalla recente decisione della Banca Mondiale di tornare a finanziare progetti di nucleare civile nei Paesi in via di sviluppo.
In ambito europeo cresce l’interesse industriale per le nuove tecnologie nucleari: tra le iniziative avviate figura l’istituzione di un’alleanza volta ad accelerare lo sviluppo e l’implementazione degli Small Modular Reactors, mentre sul piano istituzionale la Commissione Europea ha recentemente stimato la necessità di investimenti fino a 241 miliardi di euro nel settore, per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050. Anche l’Italia si avvia a riconsiderare l’opzione nucleare tramite diverse iniziative istituzionali. Tra queste spicca il disegno di legge delega finalizzato a definire un nuovo quadro normativo, che lo scorso luglio ha ricevuto un primo parere positivo dalla Conferenza Unificata.
Quasi il 75% delle emissioni di gas climalteranti (GHG) è legato al consumo di energia16. Per questo, ridurle significa avviare un processo di decarbonizzazione che passa anzitutto dall’elettrificazione dei consumi finali. Un passaggio reso ancora più urgente dalla crescita di tecnologie ad alta intensità energetica, come l’Intelligenza Artificiale. Per rispondere a questa nuova domanda di elettricità, sarà quindi necessario sostituire gradualmente le fonti fossili con quelle a basse emissioni. È una sfida globale molto complessa, che non può basarsi sull’illusoria aspettativa di decrescita dei consumi energetici: il consumo energetico è infatti direttamente correlato all’aumento del pil che è a sua volta direttamente correlato all’aumento di tutti gli indici di sviluppo umano. Anche in un contesto di riduzione dei consumi energetici grazie all’efficientamento, quelli elettrici sono destinati a crescere, se si vuole massimizzare l’elettrificazione degli usi energetici finali.
3- Gli obiettivi a lungo termine per le nuove generazioni (Net zero 2050). Raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 è un obiettivo ambizioso ma necessario. Il nucleare può svolgere un ruolo chiave in questo percorso, offrendo una fonte di energia pulita e affidabile. Abbiamo la responsabilità di garantire che le future generazioni ereditino un pianeta sano e vivibile. Questo è il nostro dovere morale e scientifico.
4- I vantaggi del nucleare e la complementarità con le rinnovabili
Assodata la necessità di elettrificazione dei consumi energetici e la progressiva sostituzione delle fonti fossili con fonti a basse emissioni, occorre determinare un mix energetico sostenibile che si adatti alle peculiarità di ciascun paese. In questa sede non ci dilunghiamo sul confronto tra le varie fonti rimandando a un articolo specifico sul tema che abbiamo recentemente pubblicato sulle nostre piattaforme dal titolo: “Fonti energetiche a confronto”19. Qui, però, va sottolineato il ruolo determinante che la produzione di energia tramite fissione nucleare con le attuali tecnologie disponibili sul mercato riveste nel fattivo conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Negli stand è stata preparata una serie di attività per adulti e giovani con l’obiettivo di toccare con mano le proprietà fondamentali dell’energia nucleare, come ad esempio:
La densità energetica
Poco più di un kg di uranio fornisce tutta l’energia consumata mediamente da una persona nell’arco della sua vita. Per avere la stessa quantità occorrerebbero 88 tonnellate di carbone – l’equivalente di 21 elefanti africani – o 48 tonnellate (pari a 67.000 m3) di gas naturale20.
Il basso livello di emissioni
Le emissioni associate a tutto il ciclo di vita degli impianti nucleari (12gCO2eq/kWh) sono in linea con eolico (11gCO2eq/kWh), idroelettrico (24gCO2eq/kWh) e solare (48gCO2eq/kWh) e ben al di sotto del gas naturale (490gCO2eq/kWh) o del carbone (820gCO2eq/kWh)21.
Programmabilità e affidabilità
La generazione non dipende dalle condizioni ambientali e la disponibilità è sostanzialmente uniforme durante tutto l’anno, ad esclusione dei brevi periodi di manutenzione programmati. In generale il Capacity Factor del nucleare, che si può interpretare come la quantità di ore, rispetto al totale in un anno, nelle quali l’impianto produce alla massima potenza disponibile, è statisticamente tra i più alti.
La sicurezza
Contrariamente alla narrazione dominante, il nucleare è la fonte energetica più sicura in termini di decessi per unità di energia prodotta22. Tutta la filiera nucleare, dall’estrazione dell’uranio alla gestione dei rifiuti radioattivi e il decommissioning, è sottoposta ai controlli più rigorosi di qualsiasi attività industriale da parte di vari organismi nazionali e sovranazionali come la Iaea.
Il basso consumo di suolo e il ridotto impatto ambientale
Alta densità energetica ed elevato capacity factor consentono di minimizzare il consumo di suolo degli impianti nucleari. Per esempio la centrale di Olkiluoto in Finlandia occupa un’area di circa 0,6 km2. La stessa potenza nominale con pannelli fotovoltaici occuperebbe 7,5 km2 e con turbine OffShore ci vorrebbero 667 km2 (generando peraltro molta meno energia). Tutto questo rende l’energia nucleare il compagno ideale per affiancare le fonti rinnovabili. Non esiste infatti alcuna contrapposizione, come viene invece spesso percepito, ma una virtuosa complementarità nella sostituzione delle fonti fossili.
5- L’impatto su occupazione ed economia
La filiera nucleare italiana è viva e di alta qualità. Da studi recenti emerge come gli investimenti sulle nuove tecnologie nucleari potrebbero avere un impatto economico complessivo per l’Italia, al 2050, di circa 50 miliardi di euro, e attivare fino a 117 mila posti di lavoro23.
6- Non solo energia
Uno dei grossi vantaggi delle tecnologie nucleari, è il fatto che queste ultime consentono una serie di applicazioni indipendenti dalla produzione di elettricità. Pensiamo a tutte le applicazioni mediche nucleari a scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica, come la produzione di radioisotopi per radioterapia o le comuni tecniche di radiodiagnostica (PET, RMN, scintigrafia). Inoltre ci sono le applicazioni industriali (radiografie di precisione, irradiamento degli alimenti), o quelle attinenti ai beni artistico culturali24, come le tecniche diagnostiche e trattamenti per la conservazione delle opere d’arte. Una centrale elettronucleare inoltre produce rilevanti quantità di calore che normalmente vengono dissipate e, quindi, sprecate. Questo calore potrebbe opportunamente essere utilizzato (come già avviene nelle città cinesi di Haiyang e Rushan nella provincia di Shandong) per il teleriscaldamento degli edifici residenziali e commerciali, per i processi di desalinizzazione25 o per la produzione di idrogeno26. Dietro alla parola nucleare non si nascondono solo Hiroshima, Chernobyl, Fukushima. Ci sono anche milioni di vite salvate grazie alla diagnostica e alle terapie nucleari, e numerose opere d’arte riportate alla vita e conservate come eredità per i nostri discendenti.
Come qualsiasi altra attività industriale, anche quella nucleare genera rifiuti e li continua a generare anche in assenza di centrali elettronucleari attive. E’ per questo che è fondamentale che l’Italia si doti finalmente del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi come prescritto dalle normative internazionali. Nello Stand-Up for Nuclear sarà dedicato ampio spazio per informare sul fenomeno della radioattività, sulle tecniche di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e sulle caratteristiche del progetto del deposito italiano.
Genova e il nucleare
Genova ha un ruolo centrale nel nucleare italiano che a sua volta è rimaato all’avanguardia nel mondo. L’Italia con il referendum del 1987 ha rinunciato a ottenere energia dall’atomo. Ma non ha perso la capacità di farlo. Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare sono riuscite a mantenere le competenze necessarie, lavorando in Italia nel “decommisioning” delle centrali già costruite e all’estero nella realizzazione di nuovi impianti. E con loro hanno lavorato altre aziende italiane. Ansaldo Energia (comprendente Ansaldo Green Tech e Ansaldo Nucleare) con i suoi 3.300 dipendenti diretti, di cui 2.300 in Italia, riesce a competere sui mercati internazionali con colossi da decine di migliaia di addetti, come General Electric, Siemens Energy,Mitsubishi Heavy Industries forte dela sua filiera . Settantun imprese fanno parte della filiera di Ansaldo Energia, vale a dire l’insieme formato dalla stessa capogrupppo Ansaldo Energia che produce soluzioni a ciclo completo per la generazione di energia e dai suoi fornitori.



























