Sabato 5 luglio, in Liguria e quasi tutta Italia, inizieranno i saldi estivi 2025: secondo l’indagine condotta da Ipsos per Confesercenti, in Liguria sono oltre 600 mila le persone che progettano di acquistare in saldo, di cui circa 200 mila esclusivamente in negozio. Altri 200 mila, però, hanno già comprato in occasione dei pre-saldi.
«La data di inizio dei saldi continua ad essere troppo anticipata e a strangolare l’attività dei negozi al dettaglio che, invece, avrebbero bisogno di una stagione ben più lunga per ottenere i margini necessari a stare sul mercato continuando ad offrire dei prodotti di qualità e un servizio di eccellenza ai propri clienti. Detto questo – commenta Francesca Recine, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Fismo Confesercenti – volendo cercare un aspetto positivo possiamo dire che il gran caldo, arrivato quest’anno così presto e in forma così intensa, ha già proiettato la stagione nel vivo e consumatori e turisti troveranno fin dall’inizio nei nostri negozi un grande assortimento tra cui scegliere».
«Tuttavia – riprende la presidente Fismo – resta l’amara considerazione che saldi così precoci non sono altro che un enorme favore fatto alla grande distribuzione e alle case del fast fashion, tutto il contrario della qualità e del presidio, anche sociale, garantiti dai negozi di vicinato. In questo mare di scorrettezze fatto di pre-saldi e promozioni irregolari, noi dettaglianti scegliamo consapevolmente ed eticamente di nuotare controcorrente, pur con tutte le difficoltà del caso, provando a mettere ordine laddove il quadro normativo è invece carente».
«La sregolatezza disorienta e confonde il cliente finale, noi invece – spiega ancora Recine – teniamo la barra dritta autoregolamentandoci: la merce in saldo deve essere sempre quella della stagione in corso e non quella delle collezioni continuative. Non svendiamo la merce tutto l’anno, perché abbiamo produzioni regolari in un comparto che assicura qualità e sostenibilità a tutta la filiera, perfettamente tracciabile dal produttore al rivenditore. Anche in questo senso, riportare i saldi a fine stagione sarebbe un gesto di grande correttezza e trasparenza nei confronti di tutti i consumatori».
A Genova, intanto, il Comune ha confermato la gratuità della sosta nelle Blu Area e nell’Isola Azzurra sia per sabato 5 luglio che per il successivo 12 luglio.
«I saldi rappresentano un momento importante per fare acquisti di qualità, risparmiando e riscoprendo la vitalità delle nostre città − commenta Manuela Carena, presidente di Federmoda Confcommercio Genova − nonostante il contesto internazionale complesso, l’arrivo di 19 milioni di turisti stranieri negli aeroporti italiani e, a livello locale, l’aumento del traffico registrato dall’Aeroporto di Genova, sono segnali incoraggianti. Acquistare nei negozi di prossimità significa sostenere l’economia locale, tutelare l’occupazione e difendere l’identità dei nostri territori. Ringraziamo inoltre il Comune di Genova per aver confermato anche quest’anno la gratuità dei parcheggi nei primi due sabati dei saldi. Per rilanciare i consumi interni e sostenere il commercio tradizionale serve sì il ritorno degli acquirenti, ma anche un impegno concreto da parte del Governo e un maggiore senso di responsabilità lungo tutta la filiera della moda, affinché ciascun attore rispetti il proprio ruolo ed eviti dinamiche di concorrenza sleale. Resta il nodo della tempistica dei saldi, che a nostro avviso continua a cadere troppo presto nella stagione. Continueremo a lavorare affinché si possa individuare, a livello nazionale, una data unica e più coerente con l’andamento reale del mercato. Parallelamente riteniamo fondamentale che i nostri imprenditori valutino un’evoluzione del proprio modello di business, puntando su una maggiore specializzazione, sulla costruzione di un’identità distintiva e su un’offerta merceologica in grado di differenziarsi dalla grande distribuzione».
Saldi: il vademecum di Federmoda Confcommercio
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federmoda Confcommercio Genova evidenzia alcuni principi di base:
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va co- municato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.
Confcommercio Savona: «I saldi arrivano troppo presto»
Il punto per il presidente di Confcommercio Savona, Enrico Schiappapietra, è la data: «Denunciamo da tempo il fatto che i saldi arrivano troppo presto: avviare gli sconti il 5 luglio, dopo appena un mese d’estate, vuol dire invitare i consumatori a spostare gli acquisti, costringendo però i commercianti ad affacciarsi ai saldi con un ampio campionario da vendere a prezzi subito ribassati, con conseguenti ripercussioni sull’economia dei negozi. Siamo convinti che i saldi siano un’occasione, ma ribadiamo la necessità di rivedere il calendario, spostando in agosto il periodo degli sconti, per dare modo ai commercianti di effettuare le vendite di maggio, giugno e anche luglio ai prezzi corretti. I saldi erano nati come svendite di fine stagione e tali devono essere, altrimenti si corre il rischio di danneggiare un settore che già è in sofferenza, ma rappresenta anche linfa vitale per le nostre città. Le vetrine aperte sono luci accese nei centri storici, garantiscono occupazione e identità territoriale, sono presidio di sicurezza e servizi».
Come sempre, in occasione dei saldi, Confcommercio Savona rilancia la campagna “#ComproSottoCasa” per incentivare gli acquisti nei negozi della provincia, in modo da sostenere le attività locali che, con il loro impegno e la loro professionalità, garantiscono un servizio alla collettività 365 giorni l’anno.
«In questo contesto ponderare gli acquisti può far la differenza e, anche nei saldi, comprare sotto casa è un modo di sentirsi a casa e aiutare il settore», sottolinea Schiappapietra.