Avvio in calo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni a -0,77% a 38.440 punti e poi affonda ulteriormente dopo i primi scambi. Nel listino principale pochi i guadagni: Snam +0,44%, Italgas +0,38%. In calo i bancari Monte Paschi in primis (-3,82%), Prysmian -3,67%, Bper -3,31% e Banco Bpm -2,92%.
Pesante l’apertura anche per le principali Borse europee. Francoforte la peggiore, in calo dello 0,93%. Parigi cede lo 0,84% e Londra -0,78%.
La paura per i dazi americani affonda le Borse asiatiche e spinge gli investitori a rifugiarsi ‘nei porti sicuri’ dell’oro, che tocca un nuovo massimo storico. Gli analisti di Goldman Sachs si aspettano tre tagli dei tassi nel 2025 da parte di Fed e Bce per puntellare un’economia penalizzata della guerra commerciale. La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana affondando a -4,05% dopo il crollo del mercato azionario Usa, con gli investitori che anticipano l’entrata in vigore dei dazi statunitensi, in particolare lo stallo che riguarderà l’intero settore nipponico dell’automotive, già sotto pressione.
Prezzo del petrolio in lieve calo: il Wti con consegna a maggio passa di mano a 69,23 dollari al barile con una flessione dello 0,19% mentre il Brent, sempre con consegna a maggio, è scambiato a 73,58 dollari al barile con una riduzione dello 0,07%.
Il prezzo dell’oro tocca nuovi record: il metallo prezioso con consegna immediata (Gold spot) è scambiato a 3.115,10 dollari l’oncia con un aumento dello 0,97% (+29,98 dollari) mentre l’oro con consegna a giugno (Comex) passa di mano a 3.146,20 dollari (+1,02%).
Sul fronte valutario euro poco mosso sul dollaro e in calo sullo yen: è scambiato a 1,0831 dollari (+0,03%) e a 161,2700 yen (-0,60%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna 114 punti base (+1,47%). Il rendimento è a +3,81%.