«Nel decreto adottato dal Viminale non c’è nessun “declassamento” in vista per l’Aeroporto di Genova. Il livello di presidio dei vigili del fuoco negli aeroporti italiani è basato su dati oggettivi che prendono a riferimento la quantità di traffico di ogni aeroscalo».
Lo dice in una nota il deputato e vice ministro al Mit Edoardo Rixi.
«Sulla base di questi parametri è in corso una riorganizzazione di risorse e mezzi a livello nazionale che segna comunque un rafforzamento dei livelli di sicurezza. In ogni caso, da questa rimodulazione non si avrà alcun impatto sull’operatività del Cristoforo Colombo, sia per la quantità che per la tipologia dei voli che operano sullo scalo. È infatti il traffico aereo che determina il fabbisogno di vigili del fuoco, e non il contrario».
Successivamente arriva una nota dello stesso Aeroporto di Genova spa che “prende atto con soddisfazione delle dichiarazioni del viceministro”.
La società sottolinea “l’importanza di non assumere orientamenti che, basandosi sui livelli di traffico dell’aeroporto negli anni passati, possano rappresentare un limite allo sviluppo futuro dell’aviazione commerciale (sia voli di linea che voli charter) e un limite reale per l’aviazione privata che spesso opera con aeromobili di grandi dimensioni che necessitano di categoria Icao 8 e superiori, e che vede nella Liguria una destinazione di grande rilevanza nella geografia turistica internazionale, anche di alto profilo. Un declassamento dello scalo avrebbe, quindi, ripercussioni significative non solo sull’aeroporto ma, anche, sull’importante indotto che lo stesso genera sul territorio”.
«Apprezziamo la pronta risposta di Edoardo Rixi alla richiesta di chiarimenti fatta dalla Regione Liguria in merito all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova − dichiarano in una nota il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola − con le sue parole Rixi ha eliminato tutti i dubbi sulla possibile questione, allontanando ogni ipotesi di declassamento. Auspichiamo altresì che gli azionisti dell’aeroporto lavorino alacremente per un pronto e tempestivo rilancio dello scalo genovese, sul quale la Regione Liguria negli ultimi anni ha investito cifre considerevoli, con l’obiettivo di aumentare i traffici. Questo anche considerando l’importanza e la strategicità che l’aeroporto ha per la Liguria e il Nord ovest del Paese».
Poco dopo arriva una nuova replica dell’opposizione, dopo gli interventi di ieri sempre della vicepresidente Pd alla Camera e componente Commissione trasporti Valentina Ghio e il deputato Alberto Pandolfo: «Come fanno Rixi e Piciocchi a dire che non c’è nessun declassamento se è stato scritto nero su bianco dal Ministero dell’Interno? Oggi quello che il Governo ha fatto per l’aeroporto di Genova è questo: nessuna azione espansiva ma una riduzione di categoria per quanto riguarda la presenza di vigili del fuoco e altri addetti da 8 a 7 con meno personale e meno sicurezza. Questo dice il documento ufficiale, i tentativi di smentita sono mal riusciti e assomigliano più a un arrampicarsi sugli specchi. Oggi abbiamo assistito solo a scuse e rimbalzi di responsabilità, mentre da Governo, Regione e Comune i liguri aspettano risposte e indicazioni concrete sulle prospettive necessarie per sostenere lo sviluppo del traffico aereo. Noi siamo per la crescita dell’aeroporto, del suo traffico, dello sviluppo dello scalo e per la qualità del lavoro, uno scalo che deve essere sicuro per lavoratori e utenti. Siamo invece davanti a una riduzione di personale e sicurezza, questa l’unica realtà oggi. Ora ci aspettiamo spiegazioni e risposte chiara. Per ora solo dichiarazioni e la mobilità di una regione bloccata da chi la governa».
Anche il Movimento Cinque Stelle ribatte con il deputato e coordinatore regionale
Roberto Traversi e il consigliere regionale
Stefano Giordano: «Le affermazioni del viceministro Rixi sono sconcertanti: non ci resta che consigliargli di leggere con maggiore attenzione il documento redatto dal ministero dell’Interno, dove chiaramente si evince il declassamento del “Cristoforo Colombo” dall’Icao 8 all’Icao 7. E tanto che c’è, si confronti con il presidente di Regione
Bucci, il quale, auspicando un aumento del traffico aeroportuale per scongiurare il declassamento, conferma quanto abbiamo denunciato ieri. A entrambi, inoltre, anziché perdere tempo a replicare a noi, consigliamo di investire il proprio tempo per difendere convintamente l’aeroporto nell’interesse di Genova e della Liguria».