Sempre più preoccupante la guerra in Medio Oriente, ora l’Iran, nel tentativo di spingere le grandi potenze a fermare l’offensiva di Israele, minaccia di bloccare dello stretto di Hormuz, da cui transita ogni giorno circa il 20% del greggio mondiale, mentre resta l’ipotesi che gli Usa intervengano in aiuto di Tel Aviv per distruggere la il sito nucleare iraniano di Fordow. Intanto La Federal Reserve lascia i tassi invariati al 4,25-4,50%, in attesa di conoscere l’impatto dei dazi sull’economia Usa. Con Wall Street chiusa per festività, le Borse europee hanno chiuso in rosso: Milano segna -1,21%, Madrid -1,28%, Londra -0,58%, Parigi -1,34%, Francoforte -1,12%. Spread Btp/Bund sui 102 punti (variazione +4,70%, rendimento Btp 10 anni +3,55%, rendimento Bund 10 anni +2,52%). Schizza in alto il prezzo del petrolio (+2,8% a 75,55 dollari il Wti e +2,3% a 78,43 dollari il Brent), corre anche il gas (41,65 euro al MWh, +7,6%).
L’aumento delle tensioni geopolitiche e il prevedibile calo del turismo hanno penalizzato in Europa il settore del lusso. A Piazza Affari in coda al listino principale è finita Moncler (-3,53%), mentre svettano gli energetici e le utility, con Italgas (+0,65%), Terna (+0,61%), Eni (+0,58%), Snam (+0,23%).
Il dollaro scambia con l’euro a 1,1468 (da 1,152 ieri in chiusura), mentre la divisa europea vale anche 167,06 yen (da 166,60). Il cross dollaro/yen e’ a 145,66 (da 144,61). In calo il bitcoin a 104.430 dollari (-0,5%). Poco mosso l’oro con il contratto spot a 3.369 dollari l’oncia (+0,1%).