Il progetto del nuovo ospedale del Ponente genovese, sulla collina di Erzelli, cambia e si ridimensiona, mentre l’attuale ospedale sampierdarenese di Villa Scassi verrà preservato e potenziato. È quanto riporta l’agenzia Dire. Il 5 giugno scorso a giunta della Regione Liguria ha approvato una proposta di modifica del Piano sociosanitario, che dovrà ottenere prima il via libera del ministero della Salute e poi quello di commissione e consiglio regionale.
Il nuovo ospedale, che dovrà sorgere in un’area ancora da acquisire, scende da 572 a 400 posti letto “in area medica, chirurgica e riabilitativa e per attività di medicina traslazionale, sperimentazione riabilitativa e protesica. Circa il 20% dei posti letto sarà dedicato alle specialità cliniche maggiormente ‘tech-computational intensive'”, si legge nella delibera. Oltre alle discipline proprie di un Dea di primo livello, saranno presenti “attività ad elevata specializzazione coerenti con la mission di ricerca traslazionale del presidio (ortopedia, neurologia, riabilitazione, cardiologia) e numerose specialità a medio-alta complessità”.
L’assessore alla Sanità, Massimo Nicolò, spiega: «Abbiamo voluto fare una ridistribuzione: inizialmente si pensava di depotenziare molto Villa Scassi, cosa che non vogliamo fare assolutamente. Questo chiaramente rende necessario un piccolo rimaneggiamento dei posti letto per Erzelli: però, un ospedale da 400 posti letto è sempre un bell’ospedale. La nostra visione è sempre quella di un ospedale computazionale, di altissimo valore scientifico, traslazionale, dedicato a tutta la parte delle neuroscienze di alto livello».
Da capire quale sarà la strada scelta dalla Regione per il finanziamento del nuovo ospedale, che potrebbe essere quella del partenariato pubblico privato, senza rinunciare alle risorse del Pnrr per il cosiddetto “progetto bandiera” di centro nazionale di medicina computazionale, una sorta di ospedale “super digitale”, che resterebbe a gestione pubblica, sotto l’egida del policlinico San Martino. Difficile, secondo la Dire, ma non ancora impossibile, che il presidente Marco Bucci raggiunga l’obiettivo annunciato a inizio anno di chiudere l’accordo entro il 30 giugno. «Sono decisioni ancora in corso – precisa Nicolò – a breve saremo più chiari».
In parallelo al ridimensionamento del nuovo ospedale, la modifica del Piano sociosanitario prevede il mantenimento e la valorizzazione dell’ospedale Villa Scassi della Asl 3 genovese. Una decisione, spiega la Regione nella delibera, presa “anche con riguardo al Piano nazionale di governo delle liste d’attesa nonché alla necessità e alla concreta opportunità di consolidare ulteriormente il principio di prossimità delle cure”. Villa Scassi viene riconfigurato come “presidio ospedaliero di base”, per media e bassa complessità, con la presenza di un pronto soccorso che consentirà di alleggerire il carico sul futuro Dea di primo livello di Erzelli. Ma quelle di Erzelli e del Villa Scassi non sono le uniche modifiche al Piano sociosanitario. La Regione vuole accorpare in una sola le cinque centrali operative del 118, con una regia unica che potrebbe trovare sede proprio agli Erzelli. Inoltre, è previsto un potenziamento del Dipartimento interaziendale regionale delle Neuroscienze e Rete oculistica, con particolare attenzione a “sviluppo e promozione di progetti di prevenzione secondaria volti alla diagnosi precoce di maculopatia e complicanze retiniche in pazienti con patologie croniche”.