Senza stipendio da febbraio e con la spada di Damocle della liquidazione e dei conseguenti licenziamenti. È questa la situazione in cui si trova, da mesi, l’azienda AlgoWatt, proprietà di GreenTech Solutions Company.
Proprio per approfondire lo stato dell’arte e per poter capire i margini di intervento, ieri pomeriggio l’assessore al Lavoro Mario Mascia ha ricevuto una delegazione di lavoratori, accompagnati dalla Rsu per un collegamento in videocall con una rappresentante della parte datoriale.
Uno scenario tutt’altro che roseo quello che si profila per i lavoratori che – fa sapere la proprietà – si ritrova senza stipendio a causa di un blocco causato da Inps: i dati inviati a metà aprile, infatti, avrebbero delle incongruenze e la retribuzione degli operai è stata interrotta.
Al contempo sono state presentate due istanze di liquidazione e la prima udienza si è tenuta presso il Tribunale di Milano lo scorso 16 maggio, con il giudice che si è riservato di sciogliere la riserva in camera di consiglio, con una sentenza che dovrebbe arrivare entro fine mese e che porterebbe alla nomina di un curatore fallimentare.
«Come amministrazione siamo molto preoccupati per le sorti dei dipendenti di AlgoWatt, soprattutto per i 45 operai che da mesi sono senza stipendio – dice l’assessore al Lavoro Mascia – . Abbiamo chiesto di poter essere messi in contatto con il consulente esterno che si occupa della situazione con Inps, in modo tale da poter sollecitare un intervento più efficace presso la cassa di previdenza. Se la pratica non si dovesse risolvere entro la sentenza, il rischio per i lavoratori sarebbero troppo grandi, anche perché la stessa Inps potrebbe riscontrare vizi procedurali. Ci ripromettiamo di riconvocare la parte datoriale e il curatore eventualmente nominato dal Giudice delegato in occasione della commissione consiliare in programma per i primi di giugno, con l’auspicio che nel frattempo vengano messi in campo tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione per garantire le tutele dei lavoratori e non solo gli ammortizzatori sociali. Faremo tutto il possibile perché i lavoratori di AlgoWatt siano soddisfatti, senza dimenticare che, senza stipendio e con lo spettro di un licenziamento, la ricaduta non è solo sui lavoratori, ma anche sulle loro famiglie: a loro va tutta la solidarietà e la vicinanza mia e dell’amministrazione».