Lunedì 22 maggio alle 9.30 sciopero e presidio davanti a Esaote per le undici lavoratrici dei multiservizi che prestano la loro attività in appalto presso la grande azienda presente a Erzelli e a Multedo.
«Il caso delle lavoratrici dei multiservizi che operano in Esaote attraverso l’impresa Moma, alle quali è stata negata l’assemblea sindacale tra le mura aziendali, continua a fare scalpore a causa delle condizioni di lavoro − si legge nel comunicato sindacale diffuso da Uil Liguria −. Lo scorso 16 maggio le addette hanno dovuto svolgere la loro assemblea sindacale all’aperto, per strada, per discutere del taglio delle ore e del loro salario da fame. Le addette dei multiservizi si definiscono lavoratrici fantasma ma da 10, 20, 30 anni lavorano presso i siti dell’azienda committente, Esaote, prestando la loro opera per la pulizia degli ambienti di lavoro».
Il sindacato denuncia come andare avanti sia sempre più difficile per le lavoratrici, le quali hanno subito un taglio delle ore, da cinque ore al giorno a due o poco più, e una paga di 370 euro al mese. «Esaote deve prendere in carico questa situazione, come committente non può permettere che si continui ad erodere un salario già basso – spiegano Gianna Fadda e Antonella Cozzolino, funzionarie sindacali Uiltrasporti Liguria – Si torna indietro, si ritorna a prima del 20 maggio del 1970, quando lo Statuto dei Lavoratori non era ancora Legge e le assemblee non si potevano svolgere tra le mura aziendali: una vergogna!».