«Incredibile, continuo a leggere di stravaganti ricostruzioni giornalistiche sulla vicenda Piaggio da quando la stessa è stata ammessa in amministrazione straordinaria il 3 dicembre 2018. Francamente non capisco le mosse di Randeep Singh Grewal, ingegnere aeronautico a capo del gruppo Grewal, il quale sostiene di aver presentato una proposta vincolante per l’acquisto della società ma avendo a suo dire trovato dei vizi di forma ha fatto ricorso al tar della Liguria chiedendo l’annullamento per illegittimità del provvedimento per il quale il ministero ha chiuso la seconda procedura di vendita», così Antonio Apa, coordinatore regionale Uilm Liguria, in merito alla recente svolta sul dossier Piaggio Aerospace.
Grewal nei giorni scorsi ha presentato ricorso al tar regionale contro il ministero delle Imprese e del Made in Italy, il commissario Vincenzo Nicastro e il comitato di vigilanza: la posizione dell’imprenditore è che la chiusura della seconda procedura di vendita sia da considerarsi illegittima e che sia stata modificata in corso d’opera.
«Non entro nei dettagli tecnici, mi limito a osservare che rispetto a quanto ho letto in queste ricostruzioni il dott. Nicastro per quanto mi riguarda è stato in questi anni in costante rapporto con le organizzazioni sindacali e ha operato in piena sinergia con il Governo − sostiene Apa −. Lo stesso esecutivo chiamato in causa mi risulta che sul secondo bando aveva giudicato positivo il compito del commissario e comunque spettava al Governo dare il giudizio definitivo. Non sottovalutando il fatto che lo stesso esecutivo deve esercitare la golden share».
Lo scorso marzo il Mimit aveva deciso di affiancare a Nicastro due nuovi commissari straordinari Gianpaolo Davide Rossetti e Carmelo Cosentino con l’obiettivo di risolvere il travagliato percorso di Piaggio Aerospace.
«È incredibile − aggiunge il coordinatore Uilm Liguria − che una privatizzazione già conclusa da facto nell’agosto 2012 con un fondo svedese sia saltata in extremis. Qualcuno dovrebbe spiegarci il perché. A me risulta che chi ha partecipato al bando non ha rispettato la procedura, a partire dal fatto che non è stata nemmeno presentata una cauzione sull’acquisto. Come riportato da organi di stampa, nei settori in cui opera, Randeep Singh Grewal vanta un miliardo di dollari di patrimonio amministrato. Bene, invece di intralciare la procedura, se davvero è interessato ad acquisire la Piaggio, presenti nell’ambito del terzo bando un progetto vincolante con anticipo di cauzione, un progetto industriale di rilancio che salvaguardi l’occupazione e l’unitarietà dell’azienda, con un carico di lavoro aggiuntivo rispetto a quello attuale. In questo modo dimostrerebbe la sua reale intenzione».
Ora, a causa del ricorso al tar, la pubblicazione del terzo bando di vendita da parte del Mimit, che doveva essere imminente, potrebbe slittare ulteriormente. «Piaggio è una grande azienda del sistema Paese, con un carico di lavoro significativo che non durerà all’infinito anche perché il mercato non aspetta. Per questo invito il Governo a dare disco verde per l’emissione del terzo bando, il quale nonostante le sollecitazioni dei tre Commissari non lo ha ancora dato. Poiché il Governo considera strategica la Piaggio è necessario che, se l’operazione cessione non dovesse andare in porto, si pensi ad una soluzione con aziende che operano nel settore o ad un intervento di CDP o Invitalia, unitamente a un gruppo di imprenditori italiani che siano in grado di portare la Piaggio fuori dalle secche in cui naviga».
Sulla questione interviene anche Cristiano Ghiglia, rappresentante Fiom Cgil Savona: «Se quanto emerso sugli organi di stampa fosse confermato si aprirebbe un gravissimo problema. Il percorso di vendita di Piaggio Aerospace non può permettersi l’ennesima battuta d’arresto. Negli stabilimenti di Villanova e Sestri si continuano a perdere professionalità e maestranze. Crediamo non più rinviabile un serio e concreto coordinamento del Mimit che non si limiti solo a dare rassicurazioni verbali. Venga fatta chiarezza da subito, lo meritano i lavoratori di Piaggio e tutto il territorio savonese».