Le borse europee hanno aperto in rialzo con l’allentarsi della tensione sulla vicenda dell’ordigno caduto in territorio polacco. Sembra esclusa la possibilità che si tratti di un missile russo e quindi di un’aggressione a un membro della Nato. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, dopo la riunione straordinaria del Consiglio atlantico ha dichiarato che dagli esiti preliminari risulta che sia stato un missile ucraino. Lo stesso presidente polacco Andrzej Duda ha ammesso la possibilità di uno «sfortunato incidente».
In avvio di giornata Milano segna +0,4% Francoforte +1,03%, Parigi +0,39%, Madrid +0,1%, Londra -0,07%. Deboli le Borse asiatiche, Tokyo ha perso lo 0,35%. Wall Street ieri ha chiuso in ribasso, anche se i tassi sui rendimenti sono calati: quelli sui Treasury a dieci anni si attestano al 3,7%.
Spread Btp/Bund a 190 punti (variazione +3,60%, rendimento Btp 10 anni +3,88%, rendimento Bund 10 anni +1,98%)
A Piazza Affari alle 9 in testa al Mib corre Saipem (+3,83%), in coda Leonardo che cede l’1,18%.
L’euro vale 1,0376 dollari (ieri in chiusura a 1,0407), Passa inoltre di mano a 144,81 yen (145,1), mentre il dollaro-yen è pari a 139,56 (139,43).
Il petrolio è in ribasso: il Wti, contratto di dicembre, cala dell’1%, attestandosi a 84,74 dollari al barile. Apertura in netto calo per il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni scendono a 104 euro al megawattora, -8,2%.