Uno spazio di innovazione a disposizione del tessuto economico-imprenditoriale per fare innovazione e test “before invest” delle tecnologie, uno showroom nel quale le strumentazioni portatili di Start 4.0 vengono mostrate e descritte, pronte per essere poi impiegate sul campo da enti, stakeholder e imprese. Il Centro di Competenza Start 4.0, con sede a Genova, ha investito in una dotazione infrastrutturale proprietaria in favore delle imprese del territorio, per abilitare processi, servizi e attività di digitalizzazione del fisico e simulazioni delle reti elettriche per la sicurezza cyber.
Si tratta dell’Open Lab, ospitato nella sede di Start 4.0, in corso Ferdinando Maria Perrone 24, a Genova e presentato questa mattina da Paola Girdinio, presidente di Start 4.0, Cristina Battaglia, responsabile esecutiva, e Giacomo Benedetti project manager, con interventi del sindaco di Genova, Marci Bucci, e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Andrea Benveduti.
Nel Lab si trovano le strumentazioni necessarie che abilitano il primo step del Digital Twin di un asset fisico di qualsiasi dimensione o complessità (può essere una stanza, un edificio, un ponte, un porto) e saranno visibili esempi di utilizzo da parte del Centro di Competenza in questi mesi, in contesti differenti. La network & grid simulation di Start 4.0 permette invece di verificare e collaudare una rete elettrica in entrata e uscita. Uno strumento importante in termini di cybersecurity.
«Start 4.0 – ha dichiarato Paola Girdinio – continua a consolidarsi per far crescere l’innovazione delle imprese genovesi, liguri e nazionali. In questi anni abbiamo erogato 2,5 milioni di euro alle migliori imprese hi-tech per sviluppare progetti di innovazione. Questi progetti sono stati realizzati, con un valore del doppio dell’investimento fatto, con una ricaduta sul territorio quindi di oltre 5 milioni di euro. Si sta formando un sistema di collaborazione fra grandi e piccole e medie imprese. Con gli Open Labs, facciamo ora un ulteriore salto di qualità: sono infrastrutture digitali che ci posizionano in prima linea rispetto ai trend dell’innovazione per imprese e pubbliche amministrazioni.».
Infrastrutture, ha aggiunto Cristina Battaglia, dove arriveranno le piccole imprese e troveranno laboratori e competenze e altre si connetteranno in remoto.
Il sindaco Bucci ha ricordato che «il digitale non è un fine ma un mezzo, l’obiettivo è che con i trasferimenti tecnologici le imprese abbiano successo. E non è facile, delle start up in media sopravvive il 3-4%. A Genova concentriamoci sulla Blue economy, in questo campo abbiamo un vantaggio rispetto a tante altre grandi città, disponiamo di un patrimonio enorme di competenze e professionalità. Infine, teniamo presente che ogni cosa fatta deve portare un contributo alla qualità dell’ambiente. Non si tratta di tornare indietro ma di andare avanti recuperando anche grazie alle nuove tecnologie la qualità dell’ambiente».
Infine, il sindaco ha ricordato che grazie al cavo sottomarino i dati anche di telecomunicazione per l’Europa passeranno per Genova. «Il mondo sta arrivando a Genova» ha concluso.
Benveduti ha sottolineato la necessità di tenere in equilibrio le diverse necessità dell’ ambiente, della transizione energetica e delle attività economiche, necessità che non nasce ora ma che oggi la guerra in Ucraina con le sue conseguenze rende ancora più problematica.