La mancanza di personale «è un problema molto serio e, al momento, vanno trovate soluzioni tampone, anche ahimé un decreto flussi. Oggi abbiamo necessità di trovare personale in tempi rapidissimi». Così il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, oggi a Genova, a margine di una conferenza stampa in Regione Liguria, dopo un confronto con la giunta e gli operatori del settore, come riporta l’agenzia Dire.
Sul personale, prosegue il ministro, «la situazione è oggettivamente molto, molto complicata. Quotidianamente riceviamo grida d’allarme di operatori di tutto il comparto turistico, per mancanza di personale. Tantissimi alberghi e ristoranti sono costretti a limitare l’attività per problemi di mancanza di personale, il che è un paradosso: pare manchino dalle 300.000 alle 350.000 figure, non solo nel settore turismo e abbiamo una disoccupazione circa al 10%. Va da sé che c’è qualcosa che non va di molto serio nel mercato del lavoro e qualche soluzione andrà trovata nell’immediato. Per esempio, io ho proposto di consentire la cumulabilità al 50% del reddito di cittadinanza a fronte di un contratto stagionale».
La ricetta di Garavaglia passa anche da un intervento in tempi rapidissimi sulla formazione del personale. «Le risorse ci sono e, quindi, bisogna attivarsi in tempi rapidi. Poi va fatto un ragionamento di prospettiva: rivedere alcune regole del mercato del lavoro che lo ingessano, aprendo anche una discussione con le categorie per vedere cosa si può fare a livello contrattuale per rendere più appetibile il settore, ragionando sul welfare aziendale e sulla durata della stagione. Ma bisogna metterci la testa».
Anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta: «L’emergenza occupazione nel settore turistico è dovuta certamente alle politiche del reddito di cittadinanza che, in parte, hanno tolto dal mercato alcune professionalità, quelle a minore specializzazione e più basso reddito. C’è un’incongruenza: in un Paese che ha il 10% di disoccupazione strutturale, vedere migliaia di posti vacanti ci dice molto rispetto alla necessità di lavorare sull’incontro tra domanda e offerta di lavoro. È francamente inaccettabile che ci siano molte migliaia di persone disoccupate e molte migliaia di posti di lavoro vuoti, con un tappo preoccupante alla crescita delle imprese».
Tuttavia, assicura il governatore, «in Liguria abbiamo le carte in regola: stiamo investendo sulla formazione con Its e accademie, anche se alcune posizioni restano vacanti. Il patto sul lavoro nel turismo è un’avanguardia a livello nazionale»