Chiusura in moderato rialzo per le Borse europee, dopo le decisioni di politica monetaria della Bce e la voce che Usa e Cina potrebbero trovare un accordo sui dazi almeno parziale e provvisorio. Resta, però, tra gli operatori il timore di una recessione globale.
Il consiglio direttivo della Bce ha varato un nuovo programma di quantitative easing che prevede l’acquisto di bond per 20 miliardi di euro al mese e partirà a novembre. La Bce ha inoltre lanciato un nuovo maxi-prestito a lungo termine alle banche dell’Eurozona, allungando la scadenza da due a tre anni e prevedendo tassi più bassi per le banche che prestano ai di sopra di un certo livello. La banca centrale europea taglia il tasso su depositi a -0,50% e lacia invariati il tasso principale a 0% e quello sui prestiti marginali a 0,25%.
Londra segna +0,09%, Parigi +0,44%, Francoforte +0,41%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 24.017,47 punti (+0,84%) e Ftse Mib a 22.083,17 punti (+0,88%). In forte contrazione lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi al termine di una giornata in cui si sono avuti movimenti molto forti sui titoli di Stato dell’Eurozona dopo le mosse della Bce e le parole del presidente Mario Draghi. I rendimenti dei bond europei sono dapprima crollati su nuovi minimi storici per poi muoversi in ordine sparso. Lo spread si è attestato su 139 punti base (variazione-11,45%, rendimento Btp 10 anni +0,83%, rendimento Bund 10 anni -0,55%)
Sul Forex l’euro, subito dopo gli annunci della Bce, ha ritoccato un minimo sotto la soglia di 1,10 dollari nei confronti del dollaro, poi è risalito a 1,1043 dollari. La divisa europea vale inoltre 119,27 yen (da 118,44 yen), mentre il dollaro si attesta a 107,97 (da 107,71).
In deciso calo il valore del greggio sui timori di un rallentamento dell’economia globale. Il wti, contratto con consegna a ottobre arretra dell’1,6%, portandosi a 54,84 dollari al barile.