Sono aumentate nel 2017 le denunce per vendita di stupefacenti e per lesioni, secondo l’XI Rapporto sulla Sicurezza Urbana e la Criminalità, realizzato dall’Università di Genova e curato dal professor Stefano Padovano
Il Rapporto elabora i dati riferiti al 2017 delle prefetture.
Nel 2017 nella provincia imperiese si registra una significativa diminuzione (- 40%) dei borseggi. Stabili i furti: da quelli “di strada”, passando per quelli di auto, ciclo e motoveicoli, fino a quelli in abitazione. Nella città di Savona diminuiscono (-30%) i furti in abitazione e si dimezzano quelli che riguardano auto, ciclo e moto veicoli. Nei Comuni della provincia aumentano (+ 30%) i furti sulle auto e restano alte, senza diminuire, le denunce per reati quali le truffe e gli incendi, mentre i furti in abitazione già segnati da valori importanti, nel corso di un anno aumentano di 100 unità. Genova e la sua provincia annoverano la maggiore stabilizzazione delle denunce. In città diminuiscono (-25%) i furti di auto così come nel resto della provincia (-20%), mentre tra le diverse fattispecie di furti fa ben sperare il riscontro del segnale meno (-10%) per ciò che riguarda i borseggi e lo stesso segno (-20%) delle truffe; sia in città, sia in provincia. Il calo dei borseggi si registra anche nello spezzino (-20%), mentre sono sostanzialmente stabili tutti gli altri reati.
Emerge un dato comune a carattere regionale, e cioè l’aumento delle denunce per vendita di stupefacenti (+ 20/25%), fatta eccezione per lo spezzino, e un sensibile aumento (+20%) di lesioni, minacce e percosse, reati ascritti prevalentemente a più disegni criminosi.
La vicepresidente e assessore alla Sicurezza della Regione, Sonia Viale, precisa che «ieri sono stati resi noti dal Viminale i dati dei primi tre mesi del 2019 in cui si evidenzia un calo importante dell’11,7% dei reati in Liguria, con la sola eccezione della provincia di Imperia».
Il Rapporto sottolinea la marcata professionalità in materia di esecuzione dei tso riconosciuta al Comando Autoreparto della Polizia Locale di Genova, diventato uno dei Comandi all’avanguardia a livello nazionale. Regione Liguria è impegnata per estendere la procedura di intervento collaborativo già adottata con la Polizia Locale di Genova anche alle altre aziende sanitarie e polizie locali liguri, sotto la regia della prefetture.
A Genova nel 2017 la Polizia Locale ha eseguito 421 trattamenti sanitari obbligatori, di cui 9 hanno interessato minori, con l’impiego complessivamente di 563 pattuglie. In 11 casi sono stati utilizzati mezzi coercitivi e in soli 4 casi è stato utilizzato lo spray in dotazione. Sul territorio cittadino è operativa una pattuglia Tso h.24 con autovettura dotata di apposito equipaggiamento per 4 operatori. Il rapporto evidenzia il progressivo aumento della proposta di Tso, che dai 328 casi del 2010 ha toccato i 421 del 2017. Gli stranieri destinatari della misura sono un terzo del totale, con un aumento dei soggetti in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.
Il rapporto comprende anche i risultati di una ricerca svolta su un campione di 470 studenti liguri tra i 17 e i 18 anni (di Ventimiglia, Savona, Rapallo e Spezia). Rispondendo, con garanzia di anonimato, agli intervistatori, il 94% dei giovani ha detto di “non essere stato coinvolto nello spaccio di droga” mentre il 13% ha dichiarato di avere commesso dei furti, e il 12% alcuni danneggiamenti, a fronte del 66% che sceglie di “non rispondere” mentre il 14% dichiara di “averlo fatto tanto per provare”. Tra i reati che allarmano maggiormente, la violenza su donne e minori (85%) e i furti in appartamento (36%). La presenza di gruppi criminali è un fenomeno presente in città tra “abbastanza” e “molto” per il 40% dei ragazzi che per l’87% si sono dichiarati “favorevoli” a trattare il tema senza timori e indugi. Il 40% di ragazzi indica il sequestro dei beni quali misura più efficace per contrastare il fenomeno mafioso.