Oggi e domani, mercoledì 3 ottobre, si tiene a Genova, nella sala di rappresentanza “Liguri nel mondo” di Regione Liguria, il secondo meeting del comitato di pilotaggio del Progetto Smart Destination, finanziato dal Programma Italia-Francia marittimo 2014-2020. Con un budget di 304 mila euro, il progetto ha l’obiettivo di promuovere il turismo dell’entroterra ligure con l’utilizzo di strumenti innovativi e nuove tecnologie. Nel Comitato di Pilotaggio sono presenti i rappresentanti della capofila Regione Toscana, i referenti francesi di Nice Metropole e della Région Sud e tutti i partner di progetto per coordinare e condividere le attività avviate da maggio.
Per la Liguria sono stati individuati due siti pilota destinatari del progetto: il Parco dell’Antola e il Parco dell’Aveto.
In particolare 60 mila euro saranno destinati al Parco dell’Antola per il rifacimento della cupola dell’osservatorio e le attività di Living Lab con gli operatori locali e 12mila euro andranno al Parco dell’Aveto per un intervento all’abbazia di Borzone e le attività di Living Lab con gli operatori locali.
«Le aree – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, che questa mattina ha aperto il meeting – sono state individuate perché più fragili e lontane dalle reti di fruizione turistica consolidata che possono trovare proprio nella tecnologia un supporto concreto per il loro rilancio per una offerta turistica più “smart” e per migliorare la competitività di territori e piccole imprese. Le finalità e le potenzialità di “Smart Destination” sono perfettamente in linea con le nostre politiche di sviluppo dell’entroterra e di attrazione dei flussi turistici anche verso le aree non costiere. Grazie al progetto sarà possibile inserire queste aree in circuiti e reti di ampio raggio, nazionale e internazionali, per poter intercettare flussi turistici interessati all’ambiente, ai beni culturali e a tematiche specifiche. Il progetto – continua l’assessore – offre la possibilità di aprire la strada ad altre iniziative per valorizzare il nostro entroterra per sviluppare un turismo diffuso sul territorio, alla scoperta di tutte le nostre peculiarità: dall’artigianato all’enogastronomia, dalla storia alla bellezza paesaggistica».
Il progetto prevede una stretta collaborazione tra partner istituzionali, amministrazioni locali e stakeholder dei territori per individuare strategie congiunte e di condivisione capaci di dare risalto e mettere in rete il “modello Smart Destination”, così da integrarlo in un sistema tecnologico più ampio, anche attraverso il sito #lamialiguria che sarà la piattaforma base, implementabile con informazioni e dati sulle due aree locali oggetto del progetto pilota.