Il margine operativo lordo di Banca Carige nel I semestre 2018 derivante dalla differenza tra proventi e oneri operativi “core”, risulta positivo e in crescita a 24,8 milioni (+51,8% su base annua), grazie a ricavi dell’attività commerciale che seguono il trend di inversione impresso nel primo trimestre e alla strutturale riduzione delle voci di costo. Vengono confermati i risultati ottenuti sul margine di interesse sia rispetto al primo trimestre 2018 (€59,8 milioni vs €56,1 milioni del 1Q2018, al netto dell’impatto IFRS9), sia su base annua (+2,4%).
«Tale andamento – si legge in una nota della banca – è frutto dei positivi risultati di una più mirata azione commerciale e di una maggiore efficacia organizzativa che hanno portato ad una crescita della raccolta complessiva da clientela di circa €1,0 miliardo nel semestre e alla tenuta degli impieghi sui quali si stanno realizzando il cambio del business mix (prodotti e segmenti) e l’attività di derisking previste a Piano».
Sul fronte delle commissioni nette la performance del semestre è sostanzialmente in linea a quella dello stesso periodo dell’esercizio precedente attestandosi a 120,4 milioni (-1,4%), con un contributo significativo derivante dalla componente del risparmio gestito: le sottoscrizioni dei fondi comuni crescono infatti del 55,0%, la raccolta previdenziale del 44,0% e il ramo danni del 63,0% rispetto al primo semestre 2017.
La diminuzione tra primo e secondo trimestre 2018 (-5,5%) è principalmente attribuita al minor contributo delle commissioni sui conti correnti, sui quali è stato fatto un intervento di “pulizia” nel secondo trimestre.
Gli oneri di gestione core, pari a 228,0 milioni (-12,3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente), «sono il risultato di una rigorosa politica di gestione dei costi, attraverso la strutturale diminuzione delle spese per il personale e delle altre spese amministrative core». Per effetto della riduzione dell’organico di circa 400 unità, delle misure di contenimento del costo del lavoro ex accordo sindacale del 16 dicembre 2017 e solo in parte dei benefici derivanti dalle operazioni straordinarie in corso (circa 220 uscite preventivate), il costo del personale core, pari a 144,4 milioni cala del 4,8% su base annua del 3,9% rispetto al primo trimestre del 2018. Le altre spese amministrative core, pari a 74,5 milioni, risultano ulteriormente e marcatamente diminuite (-15,9%) rispetto al primo semestre 2017.


























