«Banca Carige può raggiungere il target di capitale fissato dalla Bce anche nello scenario avverso di mancata emissione del bond». Lo ha dichiarato Paolo Fiorentino, ad della banca ligure, in conference call.
Secondo Fiorentino, grazie alle azioni previste dal piano industriale, il gap rispetto alle richieste della Bce si ridurrebbe a soli 12 punti base entro fine anno, cioè a circa 20 milioni di euro.
Dai conti approvati oggi dal cda di Carige risulta che l’indice di capitale Tcr (Total Capital ratio phased-in) resta sotto i requisiti fissati dalla Bce. L’indicatore si attesta all’11,9%, sotto di circa 120 punti base rispetto a quanto prescritto dalla vigilanza con lo Srep 2018 (13,125%). Superiore invece l’indicatore di solidità patrimoniale Cet1 ratio phased-in, che si attesta all’11,8%4, Col perfezionamento delle operazioni straordinarie previste dal Piano, il CET1 ratio phased-in pro-forma di giugno 2018 si attesta al 12,9% e il TCR phased-in pro-forma al 13% (circa 12 punti base al di sotto della soglia SREP 2018, equivalenti a circa 20 milioni di capitale di secondo livello).


























