Sono 192 mila su oltre 7,3 milioni in Italia, il 55,6% ha più di 65 anni, il 72,3% ha licenza media, elementare o nessun titolo di studio. Sono i numeri delle casalinghe in Liguria.
Il report dell’Istat, che traccia il ritratto di questa categoria di persone (in calo rispetto a 10 anni fa di 518 mila unità), evidenzia come la Liguria guidi di gran lunga la classifica della categoria per quanto riguarda il dato sulle casalinghe over 65 (le ragioni sono facilmente riconducibili al trend anagrafico della regione): la media nazionale delle over 65 è del 40,9%, la seconda regione è la Toscana con il 51,9%, va meglio per quanto riguarda il titolo di studio: la media nazionale è del 74,5% e tocca percentuali vicine o superiori all’80% nelle regioni del Sud.
Il ruolo avrebbe un peso economico notevole: nel 2014 sono state effettuate in Italia 71 miliardi e 353 milioni di ore di lavoro non retribuito per attività domestiche, cura di bambini, adulti e anziani della famiglia, volontariato, aiuti informali tra famiglie e spostamenti legati allo svolgimento di tali attività. 41 miliardi e 794 milioni di ore sono invece le ore di lavoro retribuito stimate nei Conti nazionali.
Dati Inail non aggiornati
Provando a consultare le statistiche Inail, emerge che i dati sulle casalinghe non sono più reperibili online. Resta quello degli infortuni domestici dal 2009 al 2013, che in Liguria hanno visto un picco di 41 proprio nel 2009, per scendere a 14 nel 2013. L’ultimo dato aggiornato sulle iscrizioni alla polizza assicurativa contro gli infortuni domestici, risale al 29 gennaio 2015: in Italia coloro che si sono iscritti versando il premio erano 1.088.262, il 99,2% donne, mentre gli iscritti con autocertificazione erano 161.042. L’assicurazione Inail è obbligatoria per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni; svolge un’attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimorano; non è legato da vincoli di subordinazione; presta lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo. Tra i soggetti obbligati a iscriversi rientrano anche i pensionati, “di entrambi i sessi”, che non hanno superato i 65 anni; i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e non hanno
altra occupazione; tutti coloro che, avendo già compiuto i 18 anni, lavorano esclusivamente
in casa per la cura dei componenti della famiglia (ad esempio ragazzi o ragazze che sono in attesa di prima occupazione); gli studenti che dimorano nella città di residenza o in località diversa e che si occupano anche dell’ambiente in cui abitano; i lavoratori in cassa integrazione guadagni (Cig); i lavoratori in mobilità; i lavoratori stagionali, temporanei e a tempo determinato. Non sono soggette all’obbligo assicurativo le persone di età inferiore ai 18 anni e quelle che hanno superato i 65.Altre informazioni nell’opuscolo assicurazione infortuni domestici
La stragrande maggioranza delle casalinghe (è un trend nazionale) fa parte di una coppia con figli, percentuale che viene avvicinata dalla categoria coppia senza figli più si alza l’età media. Il dato non è praticamente cambiato in dieci anni.
Altro trend nazionale: le risorse economiche della famiglia che hanno una casalinga tra i componenti sono giudicate dalle stesse adeguate per il 50,9% dei casi e scarse nel 40%.
Entrando nuovamente nel dettaglio della Liguria, il 45,4% dichiara che la salute va bene o molto bene (media nazionale 48,2%), mentre il 65,7% dichiara di avere una o più malattie croniche (media nazionale 59%). Il 36,1% dice che le risorse economiche della famiglia sono scarse o insufficienti (media nazionale 47,4%), mentre il 50,3% possiede bancomat e/o carta di credito (un dato molto superiore alla media nazionale del 37,7%).
Tra le attività svolte prevale il guardare la tv abitualmente (94,7%, sulla linea della media italiana), seguito dalla lettura dei quotidiani almeno una volta alla settimana (45,6%), un dato che supera di molto la media nazionale del 33,3%, abbattuta dalle percentuali veramente basse del Sud Italia. Il 34,9% ascolta la radio abitualmente (41,2% la media italiana), mentre il 30,2% ha letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. Bassissima la percentuale di coloro che hanno usato internet tutti i giorni negli ultimi 3 mesi: 14,9%, contro il 17,8% nazionale.
Sulla fruizione di spettacoli almeno una volta all’anno le percentuali sono bassissime: il 19,8% è andata al cinema (27,3% la media italiana), il 15,2% ha visitato una mostra o un museo, l’11,3% è andata a teatro, il 7,9% ha assistito a un concerto (solo il 3,8% di musica classica), mentre il 7,7% ha visitato siti archeologici e monumenti (media italiana 12,3%).
Il 33,4% ha espresso soddisfazione per la vita. Si tratta della percentuale più bassa del Nord Italia, che tocca anche picchi del 62,4% nella provincia di Bolzano.