Ventimiglia sarà il primo comune in Italia ad avvalersi di immagini radar e satellitari per l’analisi dell’intero territorio. Dati che verranno fedelmente riportati nella cartografia catastale con un duplice scopo: la sicurezza ambientale (lo dice in una nota l’assessore Gabriele Campagna) e la sanatoria di abusi e attività edilizie spontanee (lo dice il dirigente Cesare Cigna nella determina in albo pretorio).
Questione di punti di vista, facce diverse della stessa medaglia. La notizia emerge da un progetto dell’Agenzia spaziale italiana vinto dall’azienda Nemea Sistemi, società con sede a Sanremo e Alghero che “opera nel campo dei sistemi informativi territoriali e geografici (Sit e Gis) e offre soluzioni altamente specializzate nell’integrazione di dati e sistemi”.
Una piccola società (dieci gli operativi a Sanremo, tre ad Alghero) che però segue centinaia di pubbliche amministrazioni tra Sardegna e Nord Italia: tra questi il Comune di Ventimiglia con la Protezione civile, ma anche gli
acquedotti di Sanremo (Amaie) e Asti.
La determina in questione, affissa in albo pretorio, è chiara: il progetto “si prefigge di individuare tutte le componenti fisiche (manufatti, recinzioni, strade) non presenti a catasto Sigmater/Sister ricadenti in una zona della città di Ventimiglia soggetta a probabili attività abusive e di edilizia “spontanea”, quindi sanare le situazioni attuali dal punto di vista amministrativo per poi monitorare nel tempo la situazione”.
Nemea si è aggiudicata il bando Open Call Asi per piccole e medie imprese e “pertanto la fornitura di immagini satelliti Radar/Sar sarà gratuita”. Un bel colpo. I dati, infine, sono generati da satelliti duali (militari/civili) e permettono un’analisi del territorio in presenza di nubi o di notte. «Il risultato delle immagini verrà riportato sulla cartografia catastale».
La determina salta all’occhio e, con un po’ di enfasi, si parla di “Star Wars” contro il fenomeno dell’abuso edilizio. Ci pensano però l’assessore ai lavori pubblici di Ventimiglia e la stessa impresa a correggere il tiro: «Grazie al progetto di questa società – spiega oggi l’assessore Campagna a Liguria Business Journal – avremo un monitoraggio costante, preciso e puntuale di movimenti franosi, alvei dei torrenti e corsi d’acqua, con attenzione particolare al ripascimento delle spiagge. Il tutto sarà un punto di partenza per una programmazione e pianificazione urbanistica più approfondita».
Secondo l’assessore il monitoraggio radar/satellitare riguarderà tutti i 54 chilometri quadrati del territorio comunale di Ventimiglia, e quindi non solo le zone particolarmente soggette all’abusivismo, come dice invece la determina. Secondo l’assessorato si tratta di una grande occasione a costo pari a zero, o quasi, per il Comune, a fronte di un costo commerciale che si aggirerebbe intorno ai 500 mila euro. Una correzione in marcia che fa propria anche la ditta: “Con questi dati – scrive Nemea Sistemi su Facebook – si monitoreranno le frane, i
sedimenti del Roja e delle spiagge, il consumo di suolo. Questo vuol dire semplicemente più tutela del territorio e più sicurezza dei cittadini. Non si fa la “guerra dallo spazio”, si lavora con dati spaziali” – escludendo insomma finalità vessatorie nei confronti dei privati. «Il progetto è già operativo – spiega a BJ Liguria l’amministratore di Nemea Michele Boella – stiamo già ricevendo un immagine radar quotidiana, di solito scattata intorno alle 5 del mattino e andrà avanti per due anni».
Sugli eventuali abusi edilizi, particolare rilievo potrebbero avere gli aumenti planimetrici o le sopraelevazioni più evidenti: a lavorare è il radar, insomma, non la macchina fotografica. Del resto dove c’è irregolarità può esserci pericolo e lo dimostra – tra gli altri – il disastro infrastrutturale del treno deragliato tra Andora e Cervo nel 2014. Le indagini della Procura successive all’incidente hanno fatto emergere una realtà che non ha sorpreso più di tanto: un abuso ogni venti metri.