Apre al pubblico da domani, 24 giugno, un nuovo bene del Fai, il Fondo per l’ambiente italiano: Podere Case Lovara a Punta Mesco (Levanto). Si tratta di un podere agricolo nel Parco Nazionale delle Cinque Terre. Conclusa la prima fase di restauro degli edifici e del paesaggio rurale storico sostenuta da Fondazione Zegna.
L’obiettivo principale del progetto è reagire all’abbandono di un paesaggio rurale caratteristico italiano (vedi box), ripristinando l’uso e la produzione agricola e valorizzando le pratiche colturali tradizionali.
Si è restaurato oltre un quarto dei quasi 2 chilometri di muri a secco esistenti e sono stati recuperati circa 5.000 metri quadrati di aree a oliveto, con la piantumazione di 80 nuovi esemplari di ulivo e la realizzazione di circa 250 metri quadrati di orto e frutteto. Nell’oliveto sono state anche posizionate le prime tre arnie per l’apicoltura. A Podere Case Lovara oggi si coltivano ortaggi adatti al contesto, bisognosi di poca acqua per contenere i consumi idrici. Nella seconda fase di lavori si provvederà al restauro di ulteriori muri a secco e al ripristino di un’area a vigneto, storicamente presente nel sito e si procederà al recupero della zona agricola, con l’incremento delle zone a orto e frutteto, e all’attivazione degli allevamenti.
Inoltre è prevista la conservazione e il recupero dei tre fabbricati rurali di Podere Case Lovara, che diventerà un rifugio affacciato sul mare, un agriturismo dall’accoglienza semplice di una casa di contadini, che aiuti a percepire la vera anima del posto, luogo rustico e severo, dove hanno vissuto duramente generazioni di agricoltori e cavapietre. Oggi due edifici sono stati recuperati a supporto dell’azienda agricola e accoglieranno gli escursionisti per visitare il sito e approfondire la conoscenza del territorio. Casa Rossa, l’edificio più recente e di maggiori dimensioni, è stata restaurata e allestita per svolgere all’ingresso una funzione di accoglienza. Attualmente al piano inferiore si può visitare una piccola mostra fotografica che racconta il progetto e il territorio. Al piano inferiore verranno allestiti gli spazi per la ristorazione e al piano superiore, oltre allo spazio accoglienza del Fai, saranno messe a disposizione degli ospiti due camere già arredate che potranno ospitare 4 persone ciascuna. La cisterna sarà recuperata e riutilizzata come riserva idrica.
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Casa Bianca accoglierà, nella vecchia stalla al piano inferiore, gli spazi per la didattica mentre il piano superiore diventerà un appartamento per gli ospiti. Casa Nuova sarà recuperata a uso foresteria-alloggio del personale Fai.
Podere Case Lovara sarà a pieno regime un’azienda agricola tradizionale con agriturismo che sperimenta moderne tecnologie di sostenibilità ambientale ed energetica, e, sostiene il Fai, “rappresenta un’azione piccola ma concreta di recupero del territorio alla sua vocazione storica, come risposta al consumo di suolo per abbandono e alla minaccia del dissesto idrogeologico”.
Il bene è visitabile da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18 – da giugno ad agosto – e dalle 10 alle 15.30 a settembre e ottobre. A sostegno delle attività del Fai è gradito un contributo di 3 euro per la visita. Per informazioni: faimesco@fondoambiente.it.
Il recupero di Podere Casa Lovara è stato possibile anche grazie al contributo di Lucart (che ha promosso Grazie For Comments, l’iniziativa a sostegno di Punta Mesco che ha trasformato in alberi i commenti positivi ricevuti sui social network consentendo di piantumare il nuovo uliveto) e di Ikea Italia (che ha dedicato al Fai l’iniziativa “Compostiamoci bene”, donando 2 euro per ogni albero di Natale restituito negli store). Il cantiere proseguirà i lavori grazie al sostegno di Deutsche Post Foundation.




























